In 1946 Maria Bellonci and Alba de Céspedes designed La compagnia dei sette, a «libro di lettura» («reading book») intended for IV and V fifth grade and conceived as a children’s novel in two volumes. In parallel to their narrative commitment, Bellonci and de Céspedes played a significant role in the Italian cultural fabric of the twentieth century. They were active promoters of literary as well as political debates, especially in the aftermath World War II. In those years de Céspedes was «il direttore» of the political-cultural magazine «Mercurio» (1944-1948) and Bellonci founded the Strega Prize, two fundamental steps in the construction of the new democratic culture. It is at this precise moment, that the two intellectuals collaborated on the creation of a schoolbook. Possibly misled by it being a daily use object, critical studies have so far ignored this book, with the result that it has been forgotten. Yet La compagnia dei sette is particularly interesting both for the unprecedented collaboration of the two authors (unique in this sense) and for the peculiar hybrid nature of these texts that constitute a further form of poetic-civil engagement.

Nel 1946 Maria Bellonci e Alba de Céspedes progettano La compagnia dei sette, un «libro di lettura» per le classi IV e V elementare concepito come un romanzo per ragazzi in due volumi. Parallelamente all’impegno narrativo Bellonci e de Céspedes hanno avuto un ruolo significativo nel tessuto culturale italiano del Novecento, sono state attive promotrici di dibattiti non solo letterari ma anche civili e politici, in particolar modo nel secondo Dopoguerra. In quegli anni de Céspedes è «il direttore» della rivista politico-letteraria «Mercurio» (1944-1948) e Bellonci fonda il Premio Strega, due esperienze fondamentali nella costruzione della nuova cultura democratica. È in questo preciso momento che le due intellettuali collaborano all’ideazione di un testo scolastico. La caduta nell’oblio in quanto opera d’ingegno intesa come oggetto d’uso quotidiano riguarda anche La compagnia dei sette, finora ignorata dagli studi critici. Eppure l’opera risulta di particolare interesse sia per l’inedita collaborazione delle due autrici (unica in questo senso) che per l’atipica natura ibrida di questi testi che si configurano come ulteriore forma di impegno poetico-civile.

La compagnia dei sette. Educazione e impegno in un libro di lettura d’autrice / Ciancamerla, Giulio. - In: OBLIO. - ISSN 2039-7917. - 44(2022), pp. 106-116.

La compagnia dei sette. Educazione e impegno in un libro di lettura d’autrice

Giulio Ciancamerla
2022

Abstract

In 1946 Maria Bellonci and Alba de Céspedes designed La compagnia dei sette, a «libro di lettura» («reading book») intended for IV and V fifth grade and conceived as a children’s novel in two volumes. In parallel to their narrative commitment, Bellonci and de Céspedes played a significant role in the Italian cultural fabric of the twentieth century. They were active promoters of literary as well as political debates, especially in the aftermath World War II. In those years de Céspedes was «il direttore» of the political-cultural magazine «Mercurio» (1944-1948) and Bellonci founded the Strega Prize, two fundamental steps in the construction of the new democratic culture. It is at this precise moment, that the two intellectuals collaborated on the creation of a schoolbook. Possibly misled by it being a daily use object, critical studies have so far ignored this book, with the result that it has been forgotten. Yet La compagnia dei sette is particularly interesting both for the unprecedented collaboration of the two authors (unique in this sense) and for the peculiar hybrid nature of these texts that constitute a further form of poetic-civil engagement.
2022
Nel 1946 Maria Bellonci e Alba de Céspedes progettano La compagnia dei sette, un «libro di lettura» per le classi IV e V elementare concepito come un romanzo per ragazzi in due volumi. Parallelamente all’impegno narrativo Bellonci e de Céspedes hanno avuto un ruolo significativo nel tessuto culturale italiano del Novecento, sono state attive promotrici di dibattiti non solo letterari ma anche civili e politici, in particolar modo nel secondo Dopoguerra. In quegli anni de Céspedes è «il direttore» della rivista politico-letteraria «Mercurio» (1944-1948) e Bellonci fonda il Premio Strega, due esperienze fondamentali nella costruzione della nuova cultura democratica. È in questo preciso momento che le due intellettuali collaborano all’ideazione di un testo scolastico. La caduta nell’oblio in quanto opera d’ingegno intesa come oggetto d’uso quotidiano riguarda anche La compagnia dei sette, finora ignorata dagli studi critici. Eppure l’opera risulta di particolare interesse sia per l’inedita collaborazione delle due autrici (unica in questo senso) che per l’atipica natura ibrida di questi testi che si configurano come ulteriore forma di impegno poetico-civile.
Libro di lettura; intellettuali; dopoguerra; neorealismo; testo scolastico; impegno; Alba de Céspedes; Maria Bellonci
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La compagnia dei sette. Educazione e impegno in un libro di lettura d’autrice / Ciancamerla, Giulio. - In: OBLIO. - ISSN 2039-7917. - 44(2022), pp. 106-116.
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