Il saggio problematizza un aspetto in particolare de concetto di «decent people» che si incontra nel Diritto dei popoli di J. Rawls. Si tenta infatti di mostrare che vi è una nozione di “dignità dei popoli”, aspetto non espressamente tematizzato da Rawls, la quale risiede essenzialmente nel carattere “personale” che i popoli manifestano (a differenza degli Stati e di altre possibili aggregazioni umane). Tale carattere “personale” è costituito dal possesso della psicologia morale, che permette di integrare la razionalità con la ragionevolezza e quindi di interagire con altri popoli in regime di reciprocità. Ciò implica che i popoli sono quegli aggregati umani che, non limitandosi alla costatazione delle circostanze che li riguardano sul piano politico – tipico il caso dell’«assolutismo benevolo» – concorrono (in forma democratica o meno) alla costruzione, mantenimento ed evoluzione della struttura della propria società, esprimendo quindi una agency pienamente politica. In ciò risiede la precipua dignità dei popoli.
«Comunità di giustizia» e agency personale. Per un concetto di dignità dei popoli nell’ultimo Rawls / Mori, V.. - (2022), pp. 45-67. (Intervento presentato al convegno Il “Principio dignità”: Prospettive storico-filosofiche tenutosi a Roma; Italia).
«Comunità di giustizia» e agency personale. Per un concetto di dignità dei popoli nell’ultimo Rawls
mori v.
2022
Abstract
Il saggio problematizza un aspetto in particolare de concetto di «decent people» che si incontra nel Diritto dei popoli di J. Rawls. Si tenta infatti di mostrare che vi è una nozione di “dignità dei popoli”, aspetto non espressamente tematizzato da Rawls, la quale risiede essenzialmente nel carattere “personale” che i popoli manifestano (a differenza degli Stati e di altre possibili aggregazioni umane). Tale carattere “personale” è costituito dal possesso della psicologia morale, che permette di integrare la razionalità con la ragionevolezza e quindi di interagire con altri popoli in regime di reciprocità. Ciò implica che i popoli sono quegli aggregati umani che, non limitandosi alla costatazione delle circostanze che li riguardano sul piano politico – tipico il caso dell’«assolutismo benevolo» – concorrono (in forma democratica o meno) alla costruzione, mantenimento ed evoluzione della struttura della propria società, esprimendo quindi una agency pienamente politica. In ciò risiede la precipua dignità dei popoli.File | Dimensione | Formato | |
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