Il tema del ‘teatro della natura’ ha fornito lo spunto per tornare sul rapporto tra Giordano Bruno e la natura, non sull’indagine teorica in merito ai principi primi ma sull’osservazione dei fenomeni della natura: delle fenomie celesti e terrestri. Bruno, nei suoi testi, non coniugò mai natura e teatro e tantomeno usò la locuzione ‘teatro della natura;’ per la fisica celeste preferì la nozione di campo, che meglio si adattava all’universo infinito e agli infiniti mondi, che non potevano essere confinati nell’architettura chiusa di un teatro. Per quanto riguarda la fisica terrestre furono il ‘grembo,’ il ‘seno,’ il ‘dorso’ della terra animata, a contenere gli animanti tutti. Forse perché caduchi nella loro eterna vicissitudine, i corpi naturali, costituiti dalla costante materia e dalle forme mutevoli, non godettero quasi mai dello sguardo attento che Bruno riservò ai cieli. Del resto, anche se i principi della magia naturalis rimasero imprescindibili nodi teorici del suo sistema filosofico, Bruno non sembra essersi dedicato alla praxis magica.
Giordano Bruno 'delineatore del campo della natura' / Carella, Candida Assunta. - In: PHYSIS, RIVISTA INTERNAZIONALE DI STORIA DELLA SCIENZA. - ISSN 0031-9414. - LV:1-2(2020), pp. 261-276.
Giordano Bruno 'delineatore del campo della natura'
Candida Assunta Carella
2020
Abstract
Il tema del ‘teatro della natura’ ha fornito lo spunto per tornare sul rapporto tra Giordano Bruno e la natura, non sull’indagine teorica in merito ai principi primi ma sull’osservazione dei fenomeni della natura: delle fenomie celesti e terrestri. Bruno, nei suoi testi, non coniugò mai natura e teatro e tantomeno usò la locuzione ‘teatro della natura;’ per la fisica celeste preferì la nozione di campo, che meglio si adattava all’universo infinito e agli infiniti mondi, che non potevano essere confinati nell’architettura chiusa di un teatro. Per quanto riguarda la fisica terrestre furono il ‘grembo,’ il ‘seno,’ il ‘dorso’ della terra animata, a contenere gli animanti tutti. Forse perché caduchi nella loro eterna vicissitudine, i corpi naturali, costituiti dalla costante materia e dalle forme mutevoli, non godettero quasi mai dello sguardo attento che Bruno riservò ai cieli. Del resto, anche se i principi della magia naturalis rimasero imprescindibili nodi teorici del suo sistema filosofico, Bruno non sembra essersi dedicato alla praxis magica.File | Dimensione | Formato | |
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