Il contributo intende portare all’attenzione della comunità scientifica una delle opere più particolari del XX secolo, nata dal connubio tra la scienza e le arti: il Codex Seraphinianus, realizzato tra il 1976 e il 1978 da Luigi Serafini (1949-). Il libro, pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci, è un’enciclopedia scritta in una lingua inesistente, indecifrata e indecifrabile, corredata da disegni onirici e visionari. La lingua del Codex, del tutto inventata dall’autore, è asemica e l’immagine, passata al setaccio del Surrealismo, diviene assurda e inservibile; eppure, questa ‘nonciclopedia’ è stilata con acribia e sistematizzata con rigore metodologico. Serafini propone quindi al lettore un testo anomalo, impossibile da incasellare in un genere o da classificare tout court come prodotto letterario, scientifico o artistico. L’obiettivo dell’intervento è quello di rintracciare le fonti iconiche, i modelli letterari e gli influssi scientifici dell’opera, al fine di comprenderne la genesi e di fornirne una chiave di lettura che vada al di là del segno stesso
L’alloro non è più dei cuochi, né dei poeti. Una letteratura oltre la lingua: il Codex Seraphinianus, tra scienza e surrealtà / Carcione, Miriam. - (2021), pp. 1-22. (Intervento presentato al convegno Letteratura e Scienze. XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Pisa, 12-14 settembre 2019 tenutosi a Pisa).
L’alloro non è più dei cuochi, né dei poeti. Una letteratura oltre la lingua: il Codex Seraphinianus, tra scienza e surrealtà
Miriam Carcione
2021
Abstract
Il contributo intende portare all’attenzione della comunità scientifica una delle opere più particolari del XX secolo, nata dal connubio tra la scienza e le arti: il Codex Seraphinianus, realizzato tra il 1976 e il 1978 da Luigi Serafini (1949-). Il libro, pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci, è un’enciclopedia scritta in una lingua inesistente, indecifrata e indecifrabile, corredata da disegni onirici e visionari. La lingua del Codex, del tutto inventata dall’autore, è asemica e l’immagine, passata al setaccio del Surrealismo, diviene assurda e inservibile; eppure, questa ‘nonciclopedia’ è stilata con acribia e sistematizzata con rigore metodologico. Serafini propone quindi al lettore un testo anomalo, impossibile da incasellare in un genere o da classificare tout court come prodotto letterario, scientifico o artistico. L’obiettivo dell’intervento è quello di rintracciare le fonti iconiche, i modelli letterari e gli influssi scientifici dell’opera, al fine di comprenderne la genesi e di fornirne una chiave di lettura che vada al di là del segno stessoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.