Le indagini svolte nel quartiere fuori porta Marina cominciano ad offrire il quadro evolutivo non solo del paesaggio costiero, ma anche delle forme dinamiche di un’urbanizzazione che si snoda dal I secolo a.C. fino al IV secolo d.C. Questo stesso suburbio si trasformò alla fine del IV secolo in uno di quei luoghi sordidi citati da una ben nota iscrizione, dove edifici prestigiosi come il sontuoso edificio studiato da G. Becatti o le terme della Marciana convivevano con oscure officine e remoti luoghi di incontro. In questo contesto una caupona, progettata e costruita ex novo alla metà del III secolo, venne ristrutturata e adattata alle esigenze di una comunità mitraica. L’edificio, denominato Mitreo dei marmi colorati, si dotò di una particolarissima aula cultuale con pavimentazione marmorea e pareti intonacate e dipinte ad imitazione di raffinati marmi. L’interpretazione e la raffinazione della cronologia dell’edificio sono resi particolarmente complessi non solo dai caratteri di unicità del monumento, ma anche dal particolare meccanismo di formazione della stratigrafia in larga parte condizionata dal cantiere di spoliazione ivi impiantato dopo il Mille.
Il nuovo mitreo dei marmi colorati sulla via della Marciana a Ostia Antica / David, M.. - (2019), pp. 269-286. (Intervento presentato al convegno Terzo seminario ostiense tenutosi a Roma).
Il nuovo mitreo dei marmi colorati sulla via della Marciana a Ostia Antica
M. David
2019
Abstract
Le indagini svolte nel quartiere fuori porta Marina cominciano ad offrire il quadro evolutivo non solo del paesaggio costiero, ma anche delle forme dinamiche di un’urbanizzazione che si snoda dal I secolo a.C. fino al IV secolo d.C. Questo stesso suburbio si trasformò alla fine del IV secolo in uno di quei luoghi sordidi citati da una ben nota iscrizione, dove edifici prestigiosi come il sontuoso edificio studiato da G. Becatti o le terme della Marciana convivevano con oscure officine e remoti luoghi di incontro. In questo contesto una caupona, progettata e costruita ex novo alla metà del III secolo, venne ristrutturata e adattata alle esigenze di una comunità mitraica. L’edificio, denominato Mitreo dei marmi colorati, si dotò di una particolarissima aula cultuale con pavimentazione marmorea e pareti intonacate e dipinte ad imitazione di raffinati marmi. L’interpretazione e la raffinazione della cronologia dell’edificio sono resi particolarmente complessi non solo dai caratteri di unicità del monumento, ma anche dal particolare meccanismo di formazione della stratigrafia in larga parte condizionata dal cantiere di spoliazione ivi impiantato dopo il Mille.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.