Il presente contributo verte sulla componente visionaria della composizione architettonica di Alberto Carpiceci (1916-2007), archi- tetto integrale dal profilo anche umanista, laureatosi presso la Facoltà di Architettura di Roma nel 1939. Allievo soprattutto di Vincenzo Fasolo, di cui è assistente per un breve periodo, apprende dal Maestro spalatino gli insegnamenti della Storia e degli Stili dell’architettura, non solo della Roma antica, ma anche di quella rinascimentale e barocca, catturandone non tanto il dettaglio decorativo, quanto l’aspirazione al progetto a grande scala, la magnificenza, la componente monumentale e celebrativa. Da questo humus culturale nasce la sua passione per Michelangelo e soprattutto per Leonardo Architetto, che sarà uno dei temi centrali della sua ricerca, nell’arco della sua intera vita. I disegni di architettura di Leonardo, a cui anche Étienne-Louis Boullée si ispirerà non poco nei suoi lavori, studiati e ridisegnati criti- camente da Carpiceci, sono una delle chiavi di lettura delle composizioni visionarie dell’architetto romano. Sintesi fantastiche di numerose influenze disperse nel corso della storia, vengono rielaborate dall’animo creativo e dalla mente costruttiva di Carpiceci; il tutto prende vita attraverso la rappresentazione: il disegno dell’architettura che è sempre stato il punto nodale del suo operare, non solo architettonico ma tout court.
Alberto Carpiceci. Disegnare l’architettura fantastica / Carpiceci, Marco; Schiavo, Antonio. - In: DISEGNO. - ISSN 2533-2899. - (2021).
Alberto Carpiceci. Disegnare l’architettura fantastica
Marco CarpiceciWriting – Review & Editing
;Antonio Schiavo
Writing – Original Draft Preparation
2021
Abstract
Il presente contributo verte sulla componente visionaria della composizione architettonica di Alberto Carpiceci (1916-2007), archi- tetto integrale dal profilo anche umanista, laureatosi presso la Facoltà di Architettura di Roma nel 1939. Allievo soprattutto di Vincenzo Fasolo, di cui è assistente per un breve periodo, apprende dal Maestro spalatino gli insegnamenti della Storia e degli Stili dell’architettura, non solo della Roma antica, ma anche di quella rinascimentale e barocca, catturandone non tanto il dettaglio decorativo, quanto l’aspirazione al progetto a grande scala, la magnificenza, la componente monumentale e celebrativa. Da questo humus culturale nasce la sua passione per Michelangelo e soprattutto per Leonardo Architetto, che sarà uno dei temi centrali della sua ricerca, nell’arco della sua intera vita. I disegni di architettura di Leonardo, a cui anche Étienne-Louis Boullée si ispirerà non poco nei suoi lavori, studiati e ridisegnati criti- camente da Carpiceci, sono una delle chiavi di lettura delle composizioni visionarie dell’architetto romano. Sintesi fantastiche di numerose influenze disperse nel corso della storia, vengono rielaborate dall’animo creativo e dalla mente costruttiva di Carpiceci; il tutto prende vita attraverso la rappresentazione: il disegno dell’architettura che è sempre stato il punto nodale del suo operare, non solo architettonico ma tout court.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Schiavo_Alberto-Carpiceci_2021.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
870.32 kB
Formato
Adobe PDF
|
870.32 kB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.