Quali aspetti dell’essere stato della storia del Mediterraneo possono divenire condizioni per il progetto dell’abitare contemporaneo? In continuità con i temi dei precedenti numeri di EWT, la domanda è: come questa storia può fornire “segni direttori”, anche immateriali, per l’attuale disegno urbano? Mai come in questo periodo storico prevale l’esigenza di produrre “ossigeno urbano”. La recente emergenza pandemica ci spinge a comprendere a fondo il principio insediativo delle nostre città e a coglierne il potenziale trasformativo sia in termini di necessità emergenziale, che di densificazione urbana perché le nostre città, nonostante le numerose sfide, possano tornare a “respirare”. In tale direzione la città mediterranea si mostra ad oggi come un principio ancora valido di sviluppo e modificazione urbana poiché la sua configurazione si conforma, ripetendosi a tutte le scale, attraverso una struttura spugnosa fatta di pieni e vuoti, spazi porosi tra privato e pubblico, sacche di riserva che comprimono e dilatano uno spazio fondato sull’ibridazione tra casa e città. Ciò produce aree di soglia che possono essere considerate i luoghi resilienti di cui tanto si parla, da adattare di volta in volta alla necessità contingenti. Gli archetipi del muro e del recinto sono gli elementi paradigmatici di questo spazio: limiti materiali e visivi, ma anche, allo stesso tempo pareti permeabili ed osmotiche che invitano al loro superamento e attraversamento, sia fisico che percettivo. Esiste, così, una natura intrinseca e a-scalare dello spazio che possiamo definire labirintica, permeabile e apparentemente caotica, la quale è frutto di una modalità di costruzione processuale semi-spontanea che nasce dal bacino del Mediterraneo e si allarga a tutte le aree geografiche dell’Occidente. Una natura fenomenologica dell’’habitat umano, dal paesaggio alla residenza, che è adatta a fornire agli spazi urbani quel carattere domestico e “ibrido” che li trasforma in luoghi di comunità e che costituisce un codice formale insediativo antropologicamente trasversale

Il respiro della città / Fiorelli, Angela; Lanzetta, Alessandro; Barbieri, Giuseppe. - In: ECO WEB TOWN. - ISSN 2039-2656. - 23(2021), pp. 38-45.

Il respiro della città

Angela Fiorelli
;
Alessandro Lanzetta
;
2021

Abstract

Quali aspetti dell’essere stato della storia del Mediterraneo possono divenire condizioni per il progetto dell’abitare contemporaneo? In continuità con i temi dei precedenti numeri di EWT, la domanda è: come questa storia può fornire “segni direttori”, anche immateriali, per l’attuale disegno urbano? Mai come in questo periodo storico prevale l’esigenza di produrre “ossigeno urbano”. La recente emergenza pandemica ci spinge a comprendere a fondo il principio insediativo delle nostre città e a coglierne il potenziale trasformativo sia in termini di necessità emergenziale, che di densificazione urbana perché le nostre città, nonostante le numerose sfide, possano tornare a “respirare”. In tale direzione la città mediterranea si mostra ad oggi come un principio ancora valido di sviluppo e modificazione urbana poiché la sua configurazione si conforma, ripetendosi a tutte le scale, attraverso una struttura spugnosa fatta di pieni e vuoti, spazi porosi tra privato e pubblico, sacche di riserva che comprimono e dilatano uno spazio fondato sull’ibridazione tra casa e città. Ciò produce aree di soglia che possono essere considerate i luoghi resilienti di cui tanto si parla, da adattare di volta in volta alla necessità contingenti. Gli archetipi del muro e del recinto sono gli elementi paradigmatici di questo spazio: limiti materiali e visivi, ma anche, allo stesso tempo pareti permeabili ed osmotiche che invitano al loro superamento e attraversamento, sia fisico che percettivo. Esiste, così, una natura intrinseca e a-scalare dello spazio che possiamo definire labirintica, permeabile e apparentemente caotica, la quale è frutto di una modalità di costruzione processuale semi-spontanea che nasce dal bacino del Mediterraneo e si allarga a tutte le aree geografiche dell’Occidente. Una natura fenomenologica dell’’habitat umano, dal paesaggio alla residenza, che è adatta a fornire agli spazi urbani quel carattere domestico e “ibrido” che li trasforma in luoghi di comunità e che costituisce un codice formale insediativo antropologicamente trasversale
2021
Mediterraneo; porosità; opacità; contaminazione; attraversamento; densificazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il respiro della città / Fiorelli, Angela; Lanzetta, Alessandro; Barbieri, Giuseppe. - In: ECO WEB TOWN. - ISSN 2039-2656. - 23(2021), pp. 38-45.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1599796
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