L’articolo prende in esame il primo e l’ultimo romanzo di Lia Neanova, nata a Odessa e trasferitasi in Italia nel 1915. Pubblicati a distanza di venticinque anni, i due testi mostrano numerose analogie sul piano della trama mentre divergono fortemente nella configurazione dei personaggi femminili e nel rapporto con la terra d’approdo, rappresentata in primo luogo dalla città di Roma. L’articolo suggerisce che tra il primo e l’ultimo romanzo si assista a una profonda metamorfosi, la quale svela nel secondo testo una rottura rispetto alla precedente tradizione di intellettuali russi in Europa e si configura come una “scrittura della migrazione”. Nonostante, infatti, entrambe le opere vengano pubblicate in lingua italiana, la prima presenta una narrazione “esotica” dell’Italia, mentre è la seconda ad affrontare in maniera critica alcuni nodi quali la possibilità di testimonianza, il rapporto tra luogo di nascita e quello di approdo, e il “diritto” di appartenenza, anticipando numerose istanze delle “voci migranti”.

La donna e la città. Lia Neanova, da viaggiatrice a migrante / Belozorovich, Anna. - In: SCRITTURE MIGRANTI. - ISSN 2035-7141. - 14:(2021), pp. 302-330. [10.6092/issn.2035-7141/13877]

La donna e la città. Lia Neanova, da viaggiatrice a migrante

Anna Belozorovich
2021

Abstract

L’articolo prende in esame il primo e l’ultimo romanzo di Lia Neanova, nata a Odessa e trasferitasi in Italia nel 1915. Pubblicati a distanza di venticinque anni, i due testi mostrano numerose analogie sul piano della trama mentre divergono fortemente nella configurazione dei personaggi femminili e nel rapporto con la terra d’approdo, rappresentata in primo luogo dalla città di Roma. L’articolo suggerisce che tra il primo e l’ultimo romanzo si assista a una profonda metamorfosi, la quale svela nel secondo testo una rottura rispetto alla precedente tradizione di intellettuali russi in Europa e si configura come una “scrittura della migrazione”. Nonostante, infatti, entrambe le opere vengano pubblicate in lingua italiana, la prima presenta una narrazione “esotica” dell’Italia, mentre è la seconda ad affrontare in maniera critica alcuni nodi quali la possibilità di testimonianza, il rapporto tra luogo di nascita e quello di approdo, e il “diritto” di appartenenza, anticipando numerose istanze delle “voci migranti”.
2021
Lia Neanova; russi in Italia; letteratura della migrazione; scrittura femminile; geocritica
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La donna e la città. Lia Neanova, da viaggiatrice a migrante / Belozorovich, Anna. - In: SCRITTURE MIGRANTI. - ISSN 2035-7141. - 14:(2021), pp. 302-330. [10.6092/issn.2035-7141/13877]
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Belozorovich_La-donna_2021.pdf

accesso aperto

Note: https://scritturemigranti.unibo.it/article/view/13877
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 252.92 kB
Formato Adobe PDF
252.92 kB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1599389
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact