Nella cosmologia dantesca, aristotelica ma corretta in senso Cristiano, la definizione del movimento cosmico secondo cui il Primo Motore Immobile «muove in quanto amato» si combina naturalmente con la sostanza del Dio Cristiano, che è amore. In che modo la concezione cristiana dell’amore risemantizza il concetto di scienza aristotelico? Il desiderio naturale di sapere di Metaph. I, 1 - un meccanico, impersonale impulso alla realizzazione del fine ultimo dell’uomo – che apre il Convivio è poi svelato da Dante nella sua sostanza cristiana, cioè identificato con l’amore per la Sapienza di re Salomone nella Bibbia. In termini aristotelici, spiega Dante, l’amore è la «forma» della relazione tra uomo e Sapienza poiché questa ama colui che la ama (Conv. III, xi ); il desiderio di scienza non è dunque impulso meccanico all’attualizzazione dell’anima razionale poiché la sua essenza è il rapporto personale, reciproco e affettivo tra il soggetto che conosce e l’oggetto conosciuto. La concezione della scienza proposta da Dante è basata sull’amore-conoscenza teorizzato in opposizione alla gnoseologia greca da Paolo di Tarso in ICor 13, 12 («Si quis autem diligit Deum, hic cognitus est ab eo […]; tunc autem cognoscam sicut et cognitus sum» [«who loves God is known by God […]; then I will know him as I am known by him»]) e implicato dalla relazione tra uomo e Dio. Questo rapporto è sintetizzato da Dante nell’ «amor che move il sole e l’altre stelle» posto a conclusione del poema: l’amore divino che è oggetto e fine del desiderio umano.

Ontologia, conoscenza e amore dal «Convivio» alla «Commedia» / Gentili, Sonia. - In: LETTERE ITALIANE. - ISSN 0024-1334. - 73, fasc. 1:(2021), pp. 16-48.

Ontologia, conoscenza e amore dal «Convivio» alla «Commedia»

Sonia Gentili
2021

Abstract

Nella cosmologia dantesca, aristotelica ma corretta in senso Cristiano, la definizione del movimento cosmico secondo cui il Primo Motore Immobile «muove in quanto amato» si combina naturalmente con la sostanza del Dio Cristiano, che è amore. In che modo la concezione cristiana dell’amore risemantizza il concetto di scienza aristotelico? Il desiderio naturale di sapere di Metaph. I, 1 - un meccanico, impersonale impulso alla realizzazione del fine ultimo dell’uomo – che apre il Convivio è poi svelato da Dante nella sua sostanza cristiana, cioè identificato con l’amore per la Sapienza di re Salomone nella Bibbia. In termini aristotelici, spiega Dante, l’amore è la «forma» della relazione tra uomo e Sapienza poiché questa ama colui che la ama (Conv. III, xi ); il desiderio di scienza non è dunque impulso meccanico all’attualizzazione dell’anima razionale poiché la sua essenza è il rapporto personale, reciproco e affettivo tra il soggetto che conosce e l’oggetto conosciuto. La concezione della scienza proposta da Dante è basata sull’amore-conoscenza teorizzato in opposizione alla gnoseologia greca da Paolo di Tarso in ICor 13, 12 («Si quis autem diligit Deum, hic cognitus est ab eo […]; tunc autem cognoscam sicut et cognitus sum» [«who loves God is known by God […]; then I will know him as I am known by him»]) e implicato dalla relazione tra uomo e Dio. Questo rapporto è sintetizzato da Dante nell’ «amor che move il sole e l’altre stelle» posto a conclusione del poema: l’amore divino che è oggetto e fine del desiderio umano.
2021
Dante; Commedia; Convivio
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ontologia, conoscenza e amore dal «Convivio» alla «Commedia» / Gentili, Sonia. - In: LETTERE ITALIANE. - ISSN 0024-1334. - 73, fasc. 1:(2021), pp. 16-48.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1598035
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