Rosso Malpelo: una filosofia dell'esistenza

L’analisi della novella “Rosso Malpelo” mira a rilevare alcune importanti caratteristiche della scrittura di Verga, il quale è stato troppo spesso etichettato come scrittore verista. Al contrario la visione della storia, della realtà e della società dello scrittore implica un’ introspezione che si riflette sui personaggi ; in questa novella, dietro il protagonista Rosso c’è da un lato la meditazione esistenziale di Verga e il suo rapporto con Leopardi, come dimostra il consistente riuso dell’Infinito. Tutto questo si riscontra nella prosa attenta ai valori del suono mediante parallelismi semantici e fonici , frasi e segmenti di frase che rimano fra loro, inserzioni di tasselli metrici come l’ottonario e l’endecasillabo. Per tutti questi elementi, lo sperimentalismo verghiano va bene al di là della consueta prosa verista. The analysis of the short story "Rosso Malpelo" aims to highlight some important features of the writing of Verga, which has too often been labeled as a realist writer. On the contrary, the view of history, reality and society of the writer implies an introspection that is reflected on the characters. In this novel, behind the protagonist Rosso is an existential meditation of Verga evidenced by the consistent reuse of the Infinite of Leopardi. All this is reflected in the prose of Rosso attentive to the values of sound through the semantic and phonetic similarities, phrases and sentence segments that rhyme with each other, metric insertions as pentasillabo, ottosillabo and endecasillabo. For all of these elements, the Verga’s experimental writing goes well beyond the usual prose of Verismo.