il silenzio imposto dal regime fascista alla massoneria italiana nel novembre del 1925, mediante la promulgazione della legge contro le associazioni, ebbe prontamente fine all’indomani del 25 luglio 1943 quando la caduta del regime stesso sciolse le file di tutta quella componente civile che, per un verso o per l’altro, era stata incatenata, talvolta neppure solo metaforicamente, sotto la stretta dittatoriale. e si ricompose dunque anche l’associazionismo massonico, sebbene – almeno nel documentato caso del Grande oriente d’italia (da ora Goi) – esso avesse continuato in qualche difficile maniera a operare clandestinamente e in particolar modo nella rete estera. La ricomposizione fu dunque abbastanza celere e anche sufficientemente capillare lungo la penisola. tuttavia, tracciarne le dinamiche appare abbastanza arduo non soltanto perché complesso è, tout court, ricostruire nei dettagli la storia massonica ma tanto più perché è ostico il procedimento che possa gettar luce su un periodo storico particolarmente nebbioso come quello di transizione dalla fine del regime e dalla fine della guerra, alla ritrovata pace e alla fase repubblicana
La rinascita della massoneria cosentina alla caduta del fascismo (1943-1955), in «Rivista storica calabrese», n.s. XLI (2020), pp. 117-128, ISSN 0393-022X / Fragale, Luca. - In: RIVISTA STORICA CALABRESE. - ISSN 0393-022X. - (2021).
La rinascita della massoneria cosentina alla caduta del fascismo (1943-1955), in «Rivista storica calabrese», n.s. XLI (2020), pp. 117-128, ISSN 0393-022X
Luca Fragale
2021
Abstract
il silenzio imposto dal regime fascista alla massoneria italiana nel novembre del 1925, mediante la promulgazione della legge contro le associazioni, ebbe prontamente fine all’indomani del 25 luglio 1943 quando la caduta del regime stesso sciolse le file di tutta quella componente civile che, per un verso o per l’altro, era stata incatenata, talvolta neppure solo metaforicamente, sotto la stretta dittatoriale. e si ricompose dunque anche l’associazionismo massonico, sebbene – almeno nel documentato caso del Grande oriente d’italia (da ora Goi) – esso avesse continuato in qualche difficile maniera a operare clandestinamente e in particolar modo nella rete estera. La ricomposizione fu dunque abbastanza celere e anche sufficientemente capillare lungo la penisola. tuttavia, tracciarne le dinamiche appare abbastanza arduo non soltanto perché complesso è, tout court, ricostruire nei dettagli la storia massonica ma tanto più perché è ostico il procedimento che possa gettar luce su un periodo storico particolarmente nebbioso come quello di transizione dalla fine del regime e dalla fine della guerra, alla ritrovata pace e alla fase repubblicanaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.