“Sociale” è nel contesto bibliotecario-biblioteconomico italiano attuale una parola polisemica, dunque equivoca. Sembra quasi una “parola-baule” – evocando Deleuze (Logique du sens, Paris, Éditions de Minuit, 1969) – e racchiude una molteplicità di significati che in questo momento sembrano allontanare il mondo della professione da quello degli studi e della ricerca. Il pericolo di questa divergenza sta proprio nella diffusione del lemma ‘sociale’ che rende la variazione del suo significato poco evidente all’esperienza comune portando a un cortocircuito. L’intervento passa sinteticamente in rassegna i diversi significati che la parola ‘sociale’ sembra stia assumendo quando attribuita alla biblioteca e alla biblioteconomia. Sullo sfondo la necessità di un ritorno ad una univocità dei significati pena un doppio rischio: per le biblioteche la mancanza di un chiaro posizionamento e la difficoltà di misurarne l’impatto (sociale) in linea con il paradigma dello sviluppo sostenibile e per la biblioteconomia un pericoloso allontanamento dalla professione e una crescente difficoltà di incidere sul futuro delle biblioteche.
Biblioteche e biblioteconomia: la pericolosa polisemia della parola “sociale” / Faggiolani, Chiara. - (2021), pp. 219-227. (Intervento presentato al convegno I Seminario hispano-italiano en biblioteconomía y documentación: estado actual y perspectivas de futuro tenutosi a Madrid).
Biblioteche e biblioteconomia: la pericolosa polisemia della parola “sociale”
FAGGIOLANI, CHIARA
2021
Abstract
“Sociale” è nel contesto bibliotecario-biblioteconomico italiano attuale una parola polisemica, dunque equivoca. Sembra quasi una “parola-baule” – evocando Deleuze (Logique du sens, Paris, Éditions de Minuit, 1969) – e racchiude una molteplicità di significati che in questo momento sembrano allontanare il mondo della professione da quello degli studi e della ricerca. Il pericolo di questa divergenza sta proprio nella diffusione del lemma ‘sociale’ che rende la variazione del suo significato poco evidente all’esperienza comune portando a un cortocircuito. L’intervento passa sinteticamente in rassegna i diversi significati che la parola ‘sociale’ sembra stia assumendo quando attribuita alla biblioteca e alla biblioteconomia. Sullo sfondo la necessità di un ritorno ad una univocità dei significati pena un doppio rischio: per le biblioteche la mancanza di un chiaro posizionamento e la difficoltà di misurarne l’impatto (sociale) in linea con il paradigma dello sviluppo sostenibile e per la biblioteconomia un pericoloso allontanamento dalla professione e una crescente difficoltà di incidere sul futuro delle biblioteche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.