Negli ultimi tempi, sempre con maggiore insistenza, si è tornati a parlare di borghi, centri minori, tessuti storici, riconoscendoli come una risorsa per la ristrutturazione della città e del territorio, oltre che componente alternativa alla metropoli, riscoprendone le caratteristiche intrinseche per una migliore qualità della vita. Un pensiero che apre ad ulteriori aspetti, riguardanti le strategie di riuso degli spazi e degli edifici in contesti consolidati, dove il progetto del nuovo può rappresentare uno strumento di valorizzazione dell’esistente, indirizzando la ricerca progettuale contemporanea verso l’interazione con la struttura urbana storica e il suo territorio. È il caso di Peccioli, un piccolo centro in Toscana, ubicato su un colle che domina la Val d’Era, caratterizzato da una topografia e un’architettura medievale, che rappresenta un esempio emblematico in cui ritrovare i temi della trasformazione e dell’identità – dualità sempre presente nella città – dove riuso, ristrutturazione e nuova costruzione, hanno sempre convissuto originandone la stratificazione storica e culturale.
Peccioli, laboratorio di futuro / Iacomoni, A.. - In: IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2284-1369. - (2021).
Peccioli, laboratorio di futuro
Iacomoni A.
2021
Abstract
Negli ultimi tempi, sempre con maggiore insistenza, si è tornati a parlare di borghi, centri minori, tessuti storici, riconoscendoli come una risorsa per la ristrutturazione della città e del territorio, oltre che componente alternativa alla metropoli, riscoprendone le caratteristiche intrinseche per una migliore qualità della vita. Un pensiero che apre ad ulteriori aspetti, riguardanti le strategie di riuso degli spazi e degli edifici in contesti consolidati, dove il progetto del nuovo può rappresentare uno strumento di valorizzazione dell’esistente, indirizzando la ricerca progettuale contemporanea verso l’interazione con la struttura urbana storica e il suo territorio. È il caso di Peccioli, un piccolo centro in Toscana, ubicato su un colle che domina la Val d’Era, caratterizzato da una topografia e un’architettura medievale, che rappresenta un esempio emblematico in cui ritrovare i temi della trasformazione e dell’identità – dualità sempre presente nella città – dove riuso, ristrutturazione e nuova costruzione, hanno sempre convissuto originandone la stratificazione storica e culturale.File | Dimensione | Formato | |
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