Il palazzo nella basilica. Il fronte meridionale di Santa Maria Maggiore dal progetto di Paolo V Borghese all'intervento di Ferdinando Fuga

This study investigates the little-known phases which led to the construction of the southern wing of Saint Mary Major Basilica in Rome. While the wing on the right side of the portico was built by Flaminio Ponzio under the pontificate of Paul V Borghese (1605-1621), it had to wait at least another century for the construction of its symmetrical counterpart to be undertaken. And yet, even though a balanced elevation facing the square was finally achieved in the first two decades of the 18th century, the newly erected façade of the palace still hid behind the chaotic ensemble of chapels and service areas which had been filling the left side of the basilica for centuries. It was only between 1741 and 1751 that Ferdinando Fuga, commissioned to conclude the century-old construction of the complex, built the monumental staircase connecting the entrance portico and the new loggia for the blessings. The work of Fuga conferred a completely novel significance to the very wing of the palace which has been awaiting the completion since the time of Pope Paul V.

Il presente studio muove dall’intento di indagare le poco note fasi costruttive che portarono alla realizzazione dell’ala meridionale della basilica di Santa Maria Maggiore: mentre il corpo di fabbrica sul lato destro del portico fu realizzato da Flaminio Ponzio sotto il pontificato di Paolo V Borghese (1605-1621), si dovette attendere almeno un altro secolo perché si intraprendesse la costruzione della sua controparte simmetrica. Tuttavia, se nel primo ventennio del Settecento l’equilibrio del fronte sulla piazza veniva finalmente raggiunto, la facciata di palazzo appena eretta nascondeva ancora sul retro il caotico insieme di cappelle e ambienti di servizio che da secoli si addossavano lungo il fianco sinistro della basilica. Fu soltanto tra il 1741 e il 1751 che Ferdinando Fuga, chiamato a concludere la secolare vicenda costruttiva del complesso, realizzò la scala monumentale che avrebbe consentito il collegamento tra il portico d’ingresso e la nuova loggia delle Benedizioni e conferito un significato del tutto nuovo a quell’ala di palazzo che attendeva di essere realizzata sin dal tempo di Paolo V.