Caucasian diaspora was formed when refugees came from their native lands in Northern and South-western Caucasus, as a consequence of the extermination and expulsion policies that were implemented by the Tsarist Empire. In the last decades of the Ottoman Empire, displaced Caucasians not only represented a considerable proportion of the Muslim population in Anatolia, but also came to occupy a large part of the Ottoman state apparatus, especially in the army. This paper provides due preliminary information on this scarcely known topic that pertains to millions of people in modern-day Turkey, the majority of which are Circassians. During WWI, individuals and communities from the Caucasus acted as loyal and willing Ottoman Muslims, but, at the same time, they strove to return to their lost native lands. Following the defeat of the Ottoman Empire and the Mudros truce, many Caucasians had a prominent role in the “Turkish national struggle”, but were reluctant to abandon the irredentist perspective; many others joined the loyalist, anti-nationalist camp and it was a Circassian, the Circassian par excellence, Ethem Dipsheu, who openly challenged Mustafa Kemal’s leadership inside the nationalist movement. Before the foundation of the Republic, some Circassian communities who had reportedly committed betrayal were punished with deportation from the Marmara Sea region to Eastern Anatolia. In this way Mustafa Kemal warned both the powerful Caucasian lobby inside the establishment and the whole population of the “new Turkey”: nothing other than complete commitment to the Turkish nation would be accepted and the expression of separate identities would be totally forbidden. Hence, the Circassians were the first victims of the Kemalist regime’s massive repression. With few exceptions, the Caucasians bowed their heads, whereas many Kurds did not.

La diaspora caucasica si formò quando arrivarono centinaia di migliaia di profughi dal Caucaso settentrionale e sud-occidentale, a causa delle politiche di sterminio ed espulsione attuate dall'Impero Zarista. Negli ultimi decenni dell'Impero Ottomano, questi profughi caucasici rappresentarono non solo una quota rilevante della popolazione musulmana anatolica ma arrivarono anche a occupare una parte notevole dell'apparato statale ottomano, soprattutto nelle forze armate. Questo articolo fornisce le necessarie informazioni preliminari su questo poco noto argomento, che riguarda milioni di persone (in maggioranza circassi) nella Turchia odierna. Durante la Prima Guerra Mondiale individui e comunità di origine caucasica si comportarono come leali e volenterosi musulmani ottomani, ma al contempo cercarono di tornare nelle loro terre native. Dopo la sconfitta dell'Impero Ottomano e l'armistizio di Mudros, molti caucasici ebbero un ruolo preminente nella "lotta nazionale turca", ma riluttarono ad abbandonare la prospettiva irredentista: molti altri si unirono al campo lealista, anti-nazionalista e fu un circasso, il circasso per eccellenza Ethem, che sfidò apertamente la supremazioa di Mustafa Kemal all'interno del movimento nazionalista. Prima ancora della fondazione della repubblica, alcune comunità circasse sospettate di avere tradito la causa nazionalista furono punite con la deportazione nell'Anatolia orientale. In tal modo Mustafa Kemal lanciò un chiaro monito sia verso la lobby caucasica sia verso tutte le comunità della "nuova Turchia": niente altro che la completa fedeltà alla nazione turca sarebbe stato accettato e l'espressione di identità separate non sarebbe stata accettata. I circassi furono quindi le prime vittime di una repressione di massa da parte del regime kemalista. Con qualche eccezione i caucasici si piegarono, al contrario di molti curdi.

La diaspora caucasica in Turchia, 1914-1923. Uno Stato nello Stato? / Grassi, Fabio L.. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - Anno CV - Fascicolo III - Settembre-Dicembre 2021(2021), pp. 907-935.

La diaspora caucasica in Turchia, 1914-1923. Uno Stato nello Stato?

Fabio L. Grassi
2021

Abstract

Caucasian diaspora was formed when refugees came from their native lands in Northern and South-western Caucasus, as a consequence of the extermination and expulsion policies that were implemented by the Tsarist Empire. In the last decades of the Ottoman Empire, displaced Caucasians not only represented a considerable proportion of the Muslim population in Anatolia, but also came to occupy a large part of the Ottoman state apparatus, especially in the army. This paper provides due preliminary information on this scarcely known topic that pertains to millions of people in modern-day Turkey, the majority of which are Circassians. During WWI, individuals and communities from the Caucasus acted as loyal and willing Ottoman Muslims, but, at the same time, they strove to return to their lost native lands. Following the defeat of the Ottoman Empire and the Mudros truce, many Caucasians had a prominent role in the “Turkish national struggle”, but were reluctant to abandon the irredentist perspective; many others joined the loyalist, anti-nationalist camp and it was a Circassian, the Circassian par excellence, Ethem Dipsheu, who openly challenged Mustafa Kemal’s leadership inside the nationalist movement. Before the foundation of the Republic, some Circassian communities who had reportedly committed betrayal were punished with deportation from the Marmara Sea region to Eastern Anatolia. In this way Mustafa Kemal warned both the powerful Caucasian lobby inside the establishment and the whole population of the “new Turkey”: nothing other than complete commitment to the Turkish nation would be accepted and the expression of separate identities would be totally forbidden. Hence, the Circassians were the first victims of the Kemalist regime’s massive repression. With few exceptions, the Caucasians bowed their heads, whereas many Kurds did not.
2021
La diaspora caucasica si formò quando arrivarono centinaia di migliaia di profughi dal Caucaso settentrionale e sud-occidentale, a causa delle politiche di sterminio ed espulsione attuate dall'Impero Zarista. Negli ultimi decenni dell'Impero Ottomano, questi profughi caucasici rappresentarono non solo una quota rilevante della popolazione musulmana anatolica ma arrivarono anche a occupare una parte notevole dell'apparato statale ottomano, soprattutto nelle forze armate. Questo articolo fornisce le necessarie informazioni preliminari su questo poco noto argomento, che riguarda milioni di persone (in maggioranza circassi) nella Turchia odierna. Durante la Prima Guerra Mondiale individui e comunità di origine caucasica si comportarono come leali e volenterosi musulmani ottomani, ma al contempo cercarono di tornare nelle loro terre native. Dopo la sconfitta dell'Impero Ottomano e l'armistizio di Mudros, molti caucasici ebbero un ruolo preminente nella "lotta nazionale turca", ma riluttarono ad abbandonare la prospettiva irredentista: molti altri si unirono al campo lealista, anti-nazionalista e fu un circasso, il circasso per eccellenza Ethem, che sfidò apertamente la supremazioa di Mustafa Kemal all'interno del movimento nazionalista. Prima ancora della fondazione della repubblica, alcune comunità circasse sospettate di avere tradito la causa nazionalista furono punite con la deportazione nell'Anatolia orientale. In tal modo Mustafa Kemal lanciò un chiaro monito sia verso la lobby caucasica sia verso tutte le comunità della "nuova Turchia": niente altro che la completa fedeltà alla nazione turca sarebbe stato accettato e l'espressione di identità separate non sarebbe stata accettata. I circassi furono quindi le prime vittime di una repressione di massa da parte del regime kemalista. Con qualche eccezione i caucasici si piegarono, al contrario di molti curdi.
Circassians; Caucasia Diaspra; Turkey; Ethem; Mustafa Kemal
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La diaspora caucasica in Turchia, 1914-1923. Uno Stato nello Stato? / Grassi, Fabio L.. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - Anno CV - Fascicolo III - Settembre-Dicembre 2021(2021), pp. 907-935.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1583837
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