INTRODUZIONE. Gli errori commessi dal Governo nel gestire la pandemia di Covid-19 possono indurre a giustificarne l’operato? Fino a quando non entrano in gioco particolari controforze dette deterrenti (ragioni per non provare l’emozione), l’intensità di uno stato emotivo/motivazionale è proporzionale all’importanza del coinvolgimento (commitment) che mantiene vivo quello stato. La sua intensità diviene invece proporzionale a quella dei deterrenti, non appena questi divengano noti—ma solo fino al raggiungimento di una soglia critica, oltre la quale l’intensità dell’emozione diminuirà nuovamente (Brehm, 1999). OBIETTIVI E METODI. Abbiamo ipotizzato che nei partecipanti favorevolmente coinvolti dall’operato del Governo la spinta emotivo/motivazionale a giustificarne gli errori sarebbe risultata: (a) massima se inconsapevoli degli errori; (b) ridotta di fronte a errori trascurabili; (c) intensificata all’aumentare della loro gravità; (d) nuovamente ridotta di fronte a errori eccessivi. L’ipotesi è stata testata con un disegno bifattoriale che ha inizialmente suddiviso 233 adulti italiani in due gruppi (partecipanti ‘coinvolti’ vs. ‘non-coinvolti’), per poi assegnarli casualmente a una di quattro condizioni di deterrenza in base alla percentuale di perdite economiche (fittiziamente) causate dal Governo: ‘sconosciuta’ vs. ‘bassa (5%)’ vs. ‘moderata (42%)’ vs. ‘alta (89%)’. L’intensità della motivazione a giustificare il Governo rappresentava la variabile dipendente. RISULTATI. Come previsto, i deterrenti hanno influenzato la tendenza a giustificare l’operato del Governo solo (e proprio) nei partecipanti favorevolmente coinvolti nei suoi confronti. In queste persone, la forza della motivazione a difesa del Governo è risultata intensa in assenza di deterrenti, ridotta a fronte di una bassa deterrenza, intensa con deterrenza moderata e, infine, nuovamente ridotta nella condizione di alta deterrenza. CONCLUSIONI. I risultati illustrano come certi errori commessi dal Governo possano motivare, paradossalmente, una persona a giustificarne l’operato. Con ciò, essi rappresentano un interessante punto di partenza per chi volesse applicare la teoria dell’intensità delle emozioni (Brehm, 1999) alla Psicologia Politica.

Quando gli errori commessi dal governo italiano nel gestire la pandemia di COVID-19 motivano le persone a giustificarne l’operato / Contu, Federico; Sciara, Simona; Pantaleo, Giuseppe. - (2021). (Intervento presentato al convegno XVII Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP (Associazione Italiana di Psicologia) tenutosi a Brescia).

Quando gli errori commessi dal governo italiano nel gestire la pandemia di COVID-19 motivano le persone a giustificarne l’operato.

Federico Contu;
2021

Abstract

INTRODUZIONE. Gli errori commessi dal Governo nel gestire la pandemia di Covid-19 possono indurre a giustificarne l’operato? Fino a quando non entrano in gioco particolari controforze dette deterrenti (ragioni per non provare l’emozione), l’intensità di uno stato emotivo/motivazionale è proporzionale all’importanza del coinvolgimento (commitment) che mantiene vivo quello stato. La sua intensità diviene invece proporzionale a quella dei deterrenti, non appena questi divengano noti—ma solo fino al raggiungimento di una soglia critica, oltre la quale l’intensità dell’emozione diminuirà nuovamente (Brehm, 1999). OBIETTIVI E METODI. Abbiamo ipotizzato che nei partecipanti favorevolmente coinvolti dall’operato del Governo la spinta emotivo/motivazionale a giustificarne gli errori sarebbe risultata: (a) massima se inconsapevoli degli errori; (b) ridotta di fronte a errori trascurabili; (c) intensificata all’aumentare della loro gravità; (d) nuovamente ridotta di fronte a errori eccessivi. L’ipotesi è stata testata con un disegno bifattoriale che ha inizialmente suddiviso 233 adulti italiani in due gruppi (partecipanti ‘coinvolti’ vs. ‘non-coinvolti’), per poi assegnarli casualmente a una di quattro condizioni di deterrenza in base alla percentuale di perdite economiche (fittiziamente) causate dal Governo: ‘sconosciuta’ vs. ‘bassa (5%)’ vs. ‘moderata (42%)’ vs. ‘alta (89%)’. L’intensità della motivazione a giustificare il Governo rappresentava la variabile dipendente. RISULTATI. Come previsto, i deterrenti hanno influenzato la tendenza a giustificare l’operato del Governo solo (e proprio) nei partecipanti favorevolmente coinvolti nei suoi confronti. In queste persone, la forza della motivazione a difesa del Governo è risultata intensa in assenza di deterrenti, ridotta a fronte di una bassa deterrenza, intensa con deterrenza moderata e, infine, nuovamente ridotta nella condizione di alta deterrenza. CONCLUSIONI. I risultati illustrano come certi errori commessi dal Governo possano motivare, paradossalmente, una persona a giustificarne l’operato. Con ciò, essi rappresentano un interessante punto di partenza per chi volesse applicare la teoria dell’intensità delle emozioni (Brehm, 1999) alla Psicologia Politica.
2021
XVII Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP (Associazione Italiana di Psicologia)
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Quando gli errori commessi dal governo italiano nel gestire la pandemia di COVID-19 motivano le persone a giustificarne l’operato / Contu, Federico; Sciara, Simona; Pantaleo, Giuseppe. - (2021). (Intervento presentato al convegno XVII Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP (Associazione Italiana di Psicologia) tenutosi a Brescia).
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1583069
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact