INTRODUZIONE. Sappiamo percepire l’inquinamento sociale (cfr. social pollution, Pantaleo, 2018) prodotto dall’uso dei social media (SM)? Secondo quanto esposto da Lanier (2018), un certo malessere sociale provocato da un uso esasperato dei SM sarebbe evidente quanto inconsapevole. Lo studio ipotizza che focalizzare l’attenzione su aspetti apparentemente positivi/desiderabili dei SM (i.e., avere successo) dovrebbe far emergere, per contrasto, anche i corrispettivi aspetti negativi. Sarebbe proprio in questa condizione di ambivalenza che le persone avvertirebbero tanto più ‘inquinamento sociale’ da SM quanto più dichiarano di utilizzarli. METODO. In un disegno sperimentale between-participants, dopo aver indicato il tempo di utilizzo stimato e reale di alcune note piattaforme ‘social’, 93 giovani adulti venivano casualmente assegnati a una di due condizioni: descrivere, sui ‘social’, (a) una ‘giornata tipica’ vs. (b) un improvviso ‘successo’, indicando poi quanto i SM stessero ‘inquinando’ la loro vita sociale. RISULTATI. In generale, i partecipanti sovrastimavano il tempo di utilizzo di Instagram, Facebook e WhatsApp di circa tre volte (media giornaliera stimata=117’, SD=87’; media giornaliera reale=47’, SD=37’; t(92)=8.51, p<.001; cfr. Junco, 2013). Tuttavia, mentre i partecipanti assegnati alla condizione di controllo (‘giornata tipica’) non percepivano alcuna relazione fra uso dei SM e 30 inquinamento sociale, r(40)=.08, p=.63, quelli assegnati alla condizione sperimentale (‘successo sui social’) riconoscevano tanto più ‘inquinamento sociale’ quanto maggiore era il tempo che dichiaravano di trascorrere sui ‘social’, r(44)=.48, p<.001, Z=1.99, p<.05. CONCLUSIONI. Concludendo, la capacità di percepire l’inquinamento sociale da SM deriva dal considerarne gli aspetti ambivalenti (positivi/negativi) e aumenta all’aumentare del tempo trascorso sui ‘social’.
Siamo in grado di percepire l’inquinamento sociale prodotto dai social network? / Sciara, Simona; Contu, Federico; Pantaleo, Giuseppe. - (2019). (Intervento presentato al convegno XVI convegno nazionale della sezione di psicologia sociale dell'AIP (associazione italiana di psicologia) tenutosi a Rome).
Siamo in grado di percepire l’inquinamento sociale prodotto dai social network?
Federico Contu;
2019
Abstract
INTRODUZIONE. Sappiamo percepire l’inquinamento sociale (cfr. social pollution, Pantaleo, 2018) prodotto dall’uso dei social media (SM)? Secondo quanto esposto da Lanier (2018), un certo malessere sociale provocato da un uso esasperato dei SM sarebbe evidente quanto inconsapevole. Lo studio ipotizza che focalizzare l’attenzione su aspetti apparentemente positivi/desiderabili dei SM (i.e., avere successo) dovrebbe far emergere, per contrasto, anche i corrispettivi aspetti negativi. Sarebbe proprio in questa condizione di ambivalenza che le persone avvertirebbero tanto più ‘inquinamento sociale’ da SM quanto più dichiarano di utilizzarli. METODO. In un disegno sperimentale between-participants, dopo aver indicato il tempo di utilizzo stimato e reale di alcune note piattaforme ‘social’, 93 giovani adulti venivano casualmente assegnati a una di due condizioni: descrivere, sui ‘social’, (a) una ‘giornata tipica’ vs. (b) un improvviso ‘successo’, indicando poi quanto i SM stessero ‘inquinando’ la loro vita sociale. RISULTATI. In generale, i partecipanti sovrastimavano il tempo di utilizzo di Instagram, Facebook e WhatsApp di circa tre volte (media giornaliera stimata=117’, SD=87’; media giornaliera reale=47’, SD=37’; t(92)=8.51, p<.001; cfr. Junco, 2013). Tuttavia, mentre i partecipanti assegnati alla condizione di controllo (‘giornata tipica’) non percepivano alcuna relazione fra uso dei SM e 30 inquinamento sociale, r(40)=.08, p=.63, quelli assegnati alla condizione sperimentale (‘successo sui social’) riconoscevano tanto più ‘inquinamento sociale’ quanto maggiore era il tempo che dichiaravano di trascorrere sui ‘social’, r(44)=.48, p<.001, Z=1.99, p<.05. CONCLUSIONI. Concludendo, la capacità di percepire l’inquinamento sociale da SM deriva dal considerarne gli aspetti ambivalenti (positivi/negativi) e aumenta all’aumentare del tempo trascorso sui ‘social’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.