The classical scholar Ettore Romagnoli (1871-1938), well-known for his translations of Greek poems, also distinguished himself in Latin versions. Particularly, he translated Horace (“Letters”, 1928; “Satires”, 1929; “Odes”, 1933), the “Aulularia” and the “Miles gloriosus” by Plautus (1929) and “De bello civili” by Caesar (1931). All these works were issued in the “Collezione romana” series which he founded and directed, alias the “Romanorum scriptorum corpus Italicum” printed by the publisher Umberto Notari (Bologna 1878 - Perledo Varsina 1950). The series was inaugurated in 1926 and consisted of editions of Latin texts with italian translations. The numerous volumes were assigned to famous coeval intellectuals and meant to produce a collection designed to disseminate Classical culture, attempting – also with ideological goals – to claim Roman literature’s legacy to Italy, asserting its continuity with Italian language and literature. In this contribution, a detailed analysis of the translation of the “Miles gloriosus” by Romagnoli is provided. Such a translation was intended for the theatre performance that occurred in 1928 and was republished in the subsequent year after a textual revision based on the most recent critical editions. The translation, coherent with the general principles usually applied by Romagnoli, is marked by a high degree of originality and aims to ensure the full enjoyment of the work by the contemporary audience, with linguistic and lexical solutions trying to reproduce in Italian the expressiveness and the creative verve of Plautus. The contribution also gives account of the handwritten notes preserved in Romagnoli's copy of the 1928 translation preserved in the Civic Library of Rovereto.

Il grecista Ettore Romagnoli (1871-1938), celebre traduttore soprattutto di poesia greca, si cimentò anche con versioni dal latino. In particolare tradusse Orazio ('Epistole', 1928; 'Satire', 1929; 'Odi', 1933), l’'Aulularia' e il 'Miles gloriosus' di Plauto (1929) e il 'De bello civili' di Cesare (1931). Tutte queste traduzioni apparvero nella collana da lui fondata e diretta, la “Collezione romana”, il 'Romanorum scriptorum corpus Italicum', pubblicata dall’editore Umberto Notari (Bologna 1878 - Perledo Varsina 1950), che fu inaugurata nel 1926 e comprendeva testo latino con traduzione. I numerosi volumi furono affidati a celebri intellettuali del tempo e miravano a creare una collezione di alta divulgazione, che aspirava – anche con evidenti fini ideologici - a rivendicare all’Italia l’eredità della letteratura di Roma antica sostenendone la completa continuità con la lingua e letteratura italiana. Viene analizzata nel dettaglio la traduzione di Romagnoli del 'Miles gloriosus', originariamente destinata alla rappresentazione della commedia avvenuta nel 1928 e ripubblicata nella “Collezione Romana” nell’anno successivo sulla base di una revisione del testo condotta sulle più recenti edizioni critiche. La traduzione, secondo i principi seguiti in generale da Romagnoli, mostra un notevole grado di originalità e aspira ad essere pienamente godibile per il pubblico contemporaneo con soluzioni che cercano di ricreare in italiano l’espressività e l’inventiva creativa di Plauto. Si dà anche conto delle annotazioni manoscritte presenti nella copia della traduzione del ’28 conservata nella Biblioteca Civica di Rovereto.

Il Plauto di Ettore Romagnoli / Piras, Giorgio. - n.s 7:(2021), pp. 45-71. (Intervento presentato al convegno Ritmo, parole e musica. Ettore Romagnoli traduttore dei poeti tenutosi a Rovereto (TN)).

Il Plauto di Ettore Romagnoli

piras, giorgio
2021

Abstract

The classical scholar Ettore Romagnoli (1871-1938), well-known for his translations of Greek poems, also distinguished himself in Latin versions. Particularly, he translated Horace (“Letters”, 1928; “Satires”, 1929; “Odes”, 1933), the “Aulularia” and the “Miles gloriosus” by Plautus (1929) and “De bello civili” by Caesar (1931). All these works were issued in the “Collezione romana” series which he founded and directed, alias the “Romanorum scriptorum corpus Italicum” printed by the publisher Umberto Notari (Bologna 1878 - Perledo Varsina 1950). The series was inaugurated in 1926 and consisted of editions of Latin texts with italian translations. The numerous volumes were assigned to famous coeval intellectuals and meant to produce a collection designed to disseminate Classical culture, attempting – also with ideological goals – to claim Roman literature’s legacy to Italy, asserting its continuity with Italian language and literature. In this contribution, a detailed analysis of the translation of the “Miles gloriosus” by Romagnoli is provided. Such a translation was intended for the theatre performance that occurred in 1928 and was republished in the subsequent year after a textual revision based on the most recent critical editions. The translation, coherent with the general principles usually applied by Romagnoli, is marked by a high degree of originality and aims to ensure the full enjoyment of the work by the contemporary audience, with linguistic and lexical solutions trying to reproduce in Italian the expressiveness and the creative verve of Plautus. The contribution also gives account of the handwritten notes preserved in Romagnoli's copy of the 1928 translation preserved in the Civic Library of Rovereto.
2021
Ritmo, parole e musica. Ettore Romagnoli traduttore dei poeti
Il grecista Ettore Romagnoli (1871-1938), celebre traduttore soprattutto di poesia greca, si cimentò anche con versioni dal latino. In particolare tradusse Orazio ('Epistole', 1928; 'Satire', 1929; 'Odi', 1933), l’'Aulularia' e il 'Miles gloriosus' di Plauto (1929) e il 'De bello civili' di Cesare (1931). Tutte queste traduzioni apparvero nella collana da lui fondata e diretta, la “Collezione romana”, il 'Romanorum scriptorum corpus Italicum', pubblicata dall’editore Umberto Notari (Bologna 1878 - Perledo Varsina 1950), che fu inaugurata nel 1926 e comprendeva testo latino con traduzione. I numerosi volumi furono affidati a celebri intellettuali del tempo e miravano a creare una collezione di alta divulgazione, che aspirava – anche con evidenti fini ideologici - a rivendicare all’Italia l’eredità della letteratura di Roma antica sostenendone la completa continuità con la lingua e letteratura italiana. Viene analizzata nel dettaglio la traduzione di Romagnoli del 'Miles gloriosus', originariamente destinata alla rappresentazione della commedia avvenuta nel 1928 e ripubblicata nella “Collezione Romana” nell’anno successivo sulla base di una revisione del testo condotta sulle più recenti edizioni critiche. La traduzione, secondo i principi seguiti in generale da Romagnoli, mostra un notevole grado di originalità e aspira ad essere pienamente godibile per il pubblico contemporaneo con soluzioni che cercano di ricreare in italiano l’espressività e l’inventiva creativa di Plauto. Si dà anche conto delle annotazioni manoscritte presenti nella copia della traduzione del ’28 conservata nella Biblioteca Civica di Rovereto.
Ettore Romagnoli; letteratura latina; traduzioni; Plauto; filologia classica; storia della tradizione classica; storia degli studi classici
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Il Plauto di Ettore Romagnoli / Piras, Giorgio. - n.s 7:(2021), pp. 45-71. (Intervento presentato al convegno Ritmo, parole e musica. Ettore Romagnoli traduttore dei poeti tenutosi a Rovereto (TN)).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1581433
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