Il presente lavoro è parte di una linea di ricerca che indaga le rappresentazioni della comunicazione politica attraverso un approccio transmediale (Ciofalo 2020, Ciammella et al 2019). Questo si fonda sul rapporto di co-creazione di significati che si sviluppa sulle piattaforme secondo le dinamiche derivate dalle affordances su cui sono progettate (Gillespie 2018; Van Dijck et al 2018). In particolare, si è visto come l’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del virus Covid-19 ha posto al centro dei discorsi mediali e del dibattito pubblico alcune figure politiche, dandone risalto in maniera singolare. Un ruolo fondamentale nella gestione del diffondersi dei contagi l’hanno senza dubbio avuto capi di governo, ministri e governatori regionali e provinciali, nonché sindaci. Intorno al mese di marzo, momento in cui i contagi hanno segnato una significativa salita della curva di andamento, raggiungendo il picco nella giornata del 21 marzo con 6557 nuovi casi , le azioni intraprese dai più nel peggior momento della pandemia hanno determinato l’effettivo controllo della crisi dovuta al virus. La comunicazione delle misure di sicurezza, con aggiornamenti costanti e direttive restituite di pari passo con le nuove scoperte riguardo la modalità di contagio e la carica virale del Covid-19, hanno in alcuni casi stimolato non solo correttamente il senso civico, ma hanno anche sortito un effetto umoristico e satirico. È il caso di alcuni sindaci e presidenti di regione, i quali hanno visto i loro discorsi pubblicati online o filmati dai cittadini, condivisi da numerosi utenti, comprese celebrità e testate giornalistiche: il quotidiano The Guardian ha infatti diffuso un articolo corredato da un montaggio in cui si mostrano le più particolari reazioni dei personaggi politici in seguito a condotte dei cittadini irrispettose verso le misure di sicurezza necessarie al contenimento dei contagi. Espressioni dialettali, intimazione all’uso di esagerati mezzi per raggiungere un lockdown effettivo ed efficace, hanno colorato di umorismo una realtà particolarmente tragica. Nello specifico, due figure politiche sono state maggiormente oggetto di produzione di meme satirici: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Giuseppe Conte è innanzitutto un personaggio politico dal percorso interessante dal punto di vista dell’identità, infatti, come descritto in Lo storyworld politico di Giuseppe Conte. Elementi per un’analisi transmediale (Leonzi, Ciofalo, Ugolini, Ciammella 2019), è passato da essere un premier prescelto come portavoce delle linee di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, come anello di congiunzione tra Movimento 5 Stelle e Lega quindi da una condizione laterale, a protagonista. Le dimissioni di Matteo Salvini nell’agosto 2019 hanno stimolato l’evoluzione della figura del Presidente del Consiglio, portando Giuseppe Conte a una sempre maggiore centralità. Successivamente, la crisi da Covid-19 ha necessitato una forte comunicazione da parte del governo, nonché estreme limitazioni alla libertà individuale dei cittadini: ciò ha senza dubbio portato alla determinazione della figura di Conte come definitivo protagonista del governo di maggioranza. Cambia principalmente la narrazione portata avanti dal team del Premier: se fino ad Agosto 2019 l’identità nazionale si riconosceva nell’”Italia dei barconi”, a seguito dell’outbreak della pandemia e dello stretto lockdown, il Paese si è riconosciuto nell’”Italia dei balconi”, come descritto da Pollice e Miggiano (2020). Viene suggerita una nuova identità, allontanando un fare oppositivo, per concentrare il discorso politico e mediatico sull’emergenza sanitaria e sul senso di comunità, forse necessario a stimolare i corretti comportamenti di prevenzione. La popolarità del Premier, i suoi messaggi, i comunicati stampa pressocché giornalieri, trasmessi peraltro anche attraverso il social network Facebook in diretta, hanno catalizzato una reazione da parte degli utenti online, creando numerosi meme e destando un interesse sentimentale, certamente ironico, in community come Le bimbe di Conte. Non solo gruppi dedicati: altre pagine Facebook satiriche e ironiche hanno aderito alla wave, alla tendenza di creare vignette e immagini umoristiche con tema principale il Premier, i suoi discorsi e le sue azioni durante il lockdown. Un interesse diverso, ma ancora una volta emerso nell’ambito dei Social Network, è quello verso il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. La sua tempra vulcanica e tendente al teatrale ha caratterizzando i suoi discorsi durante il periodo di lockdown, triplicando i suoi follower su Facebook. Il suo stile comunicativo viene da sé stesso definito “forte e chiaro”, utile per lasciarsi intendere dall’intera cittadinanza, provocando un senso di vicinanza attraverso lo sporadico utilizzo di termini dialettali. L’ironia tagliente è ciò che contraddistingue i suoi interventi: le restrizioni più ferree rispetto a regioni d’Italia dal simile ammontare di contagi sono state annunciate attraverso epiteti esagerati, come “Uscirò con una mazza in mano, mi nasconderò dietro ai muri e comparirò non appena ne vedo uno: una botta in testa e lo lascio stecchito a terra” , rivolgendosi a chi, in quei mesi, fosse uscito senza motivo urgente. Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa ha definito il conduttore “fratacchione”, termine diventato trending topic su Twitter in poco tempo. Celebre è però la sua frase “Alla festa di laurea ci mandiamo i Carabinieri, ma con i lanciafiamme”, ascoltata e diffusa sia dal suddetto articolo del Guardian, sia da celebrità internazionali come Naomi Campbell. La frase è stata anche lo spunto di alcuni creatori del web per sviluppare un videogioco del titolo Laureati Invaders: vede ovviamente protagonista De Luca con un lanciafiamme in stile Space Invaders contro neolaureati; un secondo gioco è DeLucaRun in stile SuperMario che ripropone frasi celebri del Presidente della Regione mentre corre sul lungomare di Napoli, raccogliendo mascherine ed evitando runners e altre figure politiche. Altri contenuti grassroots, chiaramente umoristici, sono stati i meme creati da pagine satiriche e saranno oggetto di questo studio: essi sono stati generati attraverso differenti codici e linguaggi, applicando non solo un remix intertestuale (Lessig, 2008), ma anche una logica di deep remixability (Manovich, 2012). La proliferazione di meme e di contenuti UGC a tema politico è una forma di comunicazione che si basa sulla pop-culture digitale (Shiftman, 2014), tali prodotti diventano l’estensione di una narrazione portata avanti dai protagonisti in questione e ha il compito di diffondere i messaggi alla base dei discorsi e delle azioni istituzionali, influenzando inevitabilmente il discorso politico (Mazzoleni, Bracciale 2019). L’umorismo è la lente attraverso cui vengono filtrate le figure del Premier e del Presidente della ragione Campania, rendendo la satira e l’ironia elementi importanti nel discorso politico che si sviluppa sui Social Media (Davis, Love, Killen 2018). Inoltre, l’entusiasmo che si genera attorno a personaggi politici, che sia in accordo o in disaccordo, pare generare una forma di media fandom (Sandvoss 2013). Esso è spronato da un legame emozionale fortemente necessario nella politica odierna, in cui, come scrive Maffesoli (2009), domina l’immateriale, la prossemica, nonché il sentimento. Ciò spinge a un maggiore engagement e a processi di prosumerismo (Degli Esposti 2015) del discorso politico, in effetti co-costruendo l’identità del soggetto in questione. Non è raro, infatti, incontrare fandom al di fuori della sfera dell’entertainment, Coleman (2003), per esempio, ha sottolineato certi parallelismi tra coloro che sono interessati alla materia politica e l’audience del Big Brother inglese. È quindi fondamentale considerare il fandom come elemento attivo della costruzione dei significati, infatti esso risulta uno degli elementi alla base dei cambiamenti nel discorso politico, insieme all’avanzamento tecnologico e alle nuove forme di testualità (Sandvoss, 2013). Si va quindi ad espandere l’universo narrativo che circonda i soggetti politici in una maniera iterativa e partecipativa, inquadrando le personalità in uno schema di valori ben preciso: per questo motivo si adotta un approccio transmediale (Freeman, Gambarato 2018), utile a comprendere la complessità di simili narrazioni. Nella presente ricerca si è osservato l’impatto che hanno avuto i meme generati dal fandom dei personaggi politici Giuseppe Conte e Vincenzo De Luca durante la pandemia da Covid-19 sulla loro rappresentazione mediale (Couldry, Hepp 2016). Pertanto, è stata condotta una ricerca etnografica online (Hine, 2015, Pink et al 2016) sui principali gruppi di fan produttori di meme (Sapore di male, Le più belle frasi di Osho, Fotografie Segnanti e altre) al fine di identificare i contenuti maggiormente spreadable (Jenkins, Ford, Green 2013), generati da una pratica di creatività partecipativa (Literat, Glaveanu 2018). A questo passo è seguita la composizione di un corpus testuale analizzato attraverso l'analisi del contenuto (Krippendorff 2018) al fine di ricostruire lo storyworld (Ryan 2014) dei due personaggi politici. Da questo sono stati sintetizzate delle caratteristiche peculiari associati ai due politici, a livello contenutistico bottom-up, che oltre alla politica pop trovano le radici nelle industrie culturali al tempo delle piattaforme digitali (Colombo, 2018).

Covid-19 e political meme. Approccio transmediale alla co-creazione del discorso politico sulle piattaforme social / Ciammella, Fabio; Quercia, Grazia. - (2021), pp. 131-137. (Intervento presentato al convegno V CONFERENZA NAZIONALE DELLE DOTTORANDE E DEI DOTTORANDI IN SCIENZE SOCIALI SCIENZE SOCIALI "Politica e Società nell'era delle Piattaforme" tenutosi a Napoli; Italia).

Covid-19 e political meme. Approccio transmediale alla co-creazione del discorso politico sulle piattaforme social

fabio ciammella;Grazia Quercia
2021

Abstract

Il presente lavoro è parte di una linea di ricerca che indaga le rappresentazioni della comunicazione politica attraverso un approccio transmediale (Ciofalo 2020, Ciammella et al 2019). Questo si fonda sul rapporto di co-creazione di significati che si sviluppa sulle piattaforme secondo le dinamiche derivate dalle affordances su cui sono progettate (Gillespie 2018; Van Dijck et al 2018). In particolare, si è visto come l’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del virus Covid-19 ha posto al centro dei discorsi mediali e del dibattito pubblico alcune figure politiche, dandone risalto in maniera singolare. Un ruolo fondamentale nella gestione del diffondersi dei contagi l’hanno senza dubbio avuto capi di governo, ministri e governatori regionali e provinciali, nonché sindaci. Intorno al mese di marzo, momento in cui i contagi hanno segnato una significativa salita della curva di andamento, raggiungendo il picco nella giornata del 21 marzo con 6557 nuovi casi , le azioni intraprese dai più nel peggior momento della pandemia hanno determinato l’effettivo controllo della crisi dovuta al virus. La comunicazione delle misure di sicurezza, con aggiornamenti costanti e direttive restituite di pari passo con le nuove scoperte riguardo la modalità di contagio e la carica virale del Covid-19, hanno in alcuni casi stimolato non solo correttamente il senso civico, ma hanno anche sortito un effetto umoristico e satirico. È il caso di alcuni sindaci e presidenti di regione, i quali hanno visto i loro discorsi pubblicati online o filmati dai cittadini, condivisi da numerosi utenti, comprese celebrità e testate giornalistiche: il quotidiano The Guardian ha infatti diffuso un articolo corredato da un montaggio in cui si mostrano le più particolari reazioni dei personaggi politici in seguito a condotte dei cittadini irrispettose verso le misure di sicurezza necessarie al contenimento dei contagi. Espressioni dialettali, intimazione all’uso di esagerati mezzi per raggiungere un lockdown effettivo ed efficace, hanno colorato di umorismo una realtà particolarmente tragica. Nello specifico, due figure politiche sono state maggiormente oggetto di produzione di meme satirici: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Giuseppe Conte è innanzitutto un personaggio politico dal percorso interessante dal punto di vista dell’identità, infatti, come descritto in Lo storyworld politico di Giuseppe Conte. Elementi per un’analisi transmediale (Leonzi, Ciofalo, Ugolini, Ciammella 2019), è passato da essere un premier prescelto come portavoce delle linee di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, come anello di congiunzione tra Movimento 5 Stelle e Lega quindi da una condizione laterale, a protagonista. Le dimissioni di Matteo Salvini nell’agosto 2019 hanno stimolato l’evoluzione della figura del Presidente del Consiglio, portando Giuseppe Conte a una sempre maggiore centralità. Successivamente, la crisi da Covid-19 ha necessitato una forte comunicazione da parte del governo, nonché estreme limitazioni alla libertà individuale dei cittadini: ciò ha senza dubbio portato alla determinazione della figura di Conte come definitivo protagonista del governo di maggioranza. Cambia principalmente la narrazione portata avanti dal team del Premier: se fino ad Agosto 2019 l’identità nazionale si riconosceva nell’”Italia dei barconi”, a seguito dell’outbreak della pandemia e dello stretto lockdown, il Paese si è riconosciuto nell’”Italia dei balconi”, come descritto da Pollice e Miggiano (2020). Viene suggerita una nuova identità, allontanando un fare oppositivo, per concentrare il discorso politico e mediatico sull’emergenza sanitaria e sul senso di comunità, forse necessario a stimolare i corretti comportamenti di prevenzione. La popolarità del Premier, i suoi messaggi, i comunicati stampa pressocché giornalieri, trasmessi peraltro anche attraverso il social network Facebook in diretta, hanno catalizzato una reazione da parte degli utenti online, creando numerosi meme e destando un interesse sentimentale, certamente ironico, in community come Le bimbe di Conte. Non solo gruppi dedicati: altre pagine Facebook satiriche e ironiche hanno aderito alla wave, alla tendenza di creare vignette e immagini umoristiche con tema principale il Premier, i suoi discorsi e le sue azioni durante il lockdown. Un interesse diverso, ma ancora una volta emerso nell’ambito dei Social Network, è quello verso il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. La sua tempra vulcanica e tendente al teatrale ha caratterizzando i suoi discorsi durante il periodo di lockdown, triplicando i suoi follower su Facebook. Il suo stile comunicativo viene da sé stesso definito “forte e chiaro”, utile per lasciarsi intendere dall’intera cittadinanza, provocando un senso di vicinanza attraverso lo sporadico utilizzo di termini dialettali. L’ironia tagliente è ciò che contraddistingue i suoi interventi: le restrizioni più ferree rispetto a regioni d’Italia dal simile ammontare di contagi sono state annunciate attraverso epiteti esagerati, come “Uscirò con una mazza in mano, mi nasconderò dietro ai muri e comparirò non appena ne vedo uno: una botta in testa e lo lascio stecchito a terra” , rivolgendosi a chi, in quei mesi, fosse uscito senza motivo urgente. Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa ha definito il conduttore “fratacchione”, termine diventato trending topic su Twitter in poco tempo. Celebre è però la sua frase “Alla festa di laurea ci mandiamo i Carabinieri, ma con i lanciafiamme”, ascoltata e diffusa sia dal suddetto articolo del Guardian, sia da celebrità internazionali come Naomi Campbell. La frase è stata anche lo spunto di alcuni creatori del web per sviluppare un videogioco del titolo Laureati Invaders: vede ovviamente protagonista De Luca con un lanciafiamme in stile Space Invaders contro neolaureati; un secondo gioco è DeLucaRun in stile SuperMario che ripropone frasi celebri del Presidente della Regione mentre corre sul lungomare di Napoli, raccogliendo mascherine ed evitando runners e altre figure politiche. Altri contenuti grassroots, chiaramente umoristici, sono stati i meme creati da pagine satiriche e saranno oggetto di questo studio: essi sono stati generati attraverso differenti codici e linguaggi, applicando non solo un remix intertestuale (Lessig, 2008), ma anche una logica di deep remixability (Manovich, 2012). La proliferazione di meme e di contenuti UGC a tema politico è una forma di comunicazione che si basa sulla pop-culture digitale (Shiftman, 2014), tali prodotti diventano l’estensione di una narrazione portata avanti dai protagonisti in questione e ha il compito di diffondere i messaggi alla base dei discorsi e delle azioni istituzionali, influenzando inevitabilmente il discorso politico (Mazzoleni, Bracciale 2019). L’umorismo è la lente attraverso cui vengono filtrate le figure del Premier e del Presidente della ragione Campania, rendendo la satira e l’ironia elementi importanti nel discorso politico che si sviluppa sui Social Media (Davis, Love, Killen 2018). Inoltre, l’entusiasmo che si genera attorno a personaggi politici, che sia in accordo o in disaccordo, pare generare una forma di media fandom (Sandvoss 2013). Esso è spronato da un legame emozionale fortemente necessario nella politica odierna, in cui, come scrive Maffesoli (2009), domina l’immateriale, la prossemica, nonché il sentimento. Ciò spinge a un maggiore engagement e a processi di prosumerismo (Degli Esposti 2015) del discorso politico, in effetti co-costruendo l’identità del soggetto in questione. Non è raro, infatti, incontrare fandom al di fuori della sfera dell’entertainment, Coleman (2003), per esempio, ha sottolineato certi parallelismi tra coloro che sono interessati alla materia politica e l’audience del Big Brother inglese. È quindi fondamentale considerare il fandom come elemento attivo della costruzione dei significati, infatti esso risulta uno degli elementi alla base dei cambiamenti nel discorso politico, insieme all’avanzamento tecnologico e alle nuove forme di testualità (Sandvoss, 2013). Si va quindi ad espandere l’universo narrativo che circonda i soggetti politici in una maniera iterativa e partecipativa, inquadrando le personalità in uno schema di valori ben preciso: per questo motivo si adotta un approccio transmediale (Freeman, Gambarato 2018), utile a comprendere la complessità di simili narrazioni. Nella presente ricerca si è osservato l’impatto che hanno avuto i meme generati dal fandom dei personaggi politici Giuseppe Conte e Vincenzo De Luca durante la pandemia da Covid-19 sulla loro rappresentazione mediale (Couldry, Hepp 2016). Pertanto, è stata condotta una ricerca etnografica online (Hine, 2015, Pink et al 2016) sui principali gruppi di fan produttori di meme (Sapore di male, Le più belle frasi di Osho, Fotografie Segnanti e altre) al fine di identificare i contenuti maggiormente spreadable (Jenkins, Ford, Green 2013), generati da una pratica di creatività partecipativa (Literat, Glaveanu 2018). A questo passo è seguita la composizione di un corpus testuale analizzato attraverso l'analisi del contenuto (Krippendorff 2018) al fine di ricostruire lo storyworld (Ryan 2014) dei due personaggi politici. Da questo sono stati sintetizzate delle caratteristiche peculiari associati ai due politici, a livello contenutistico bottom-up, che oltre alla politica pop trovano le radici nelle industrie culturali al tempo delle piattaforme digitali (Colombo, 2018).
2021
V CONFERENZA NAZIONALE DELLE DOTTORANDE E DEI DOTTORANDI IN SCIENZE SOCIALI SCIENZE SOCIALI "Politica e Società nell'era delle Piattaforme"
Transmedia Politica, meme, co-creazione, Covid-19
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Covid-19 e political meme. Approccio transmediale alla co-creazione del discorso politico sulle piattaforme social / Ciammella, Fabio; Quercia, Grazia. - (2021), pp. 131-137. (Intervento presentato al convegno V CONFERENZA NAZIONALE DELLE DOTTORANDE E DEI DOTTORANDI IN SCIENZE SOCIALI SCIENZE SOCIALI "Politica e Società nell'era delle Piattaforme" tenutosi a Napoli; Italia).
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