1. Rispetto al sistema elettorale vigente (legge n. 165 del 2017) (v. articolo di Michele Della Morte, Il Rosatellum e la “sostanza” del sistema costituzionale), due sono le principali novità del disegno di legge in discussione alla Camera (cosiddetto Brescellum): da un lato, l’eliminazione dei collegi uninominali a favore di un sistema integralmente di liste bloccate; dall’altro, la rimodulazione – tendenzialmente verso l’alto – delle attuali soglie di sbarramento. .Nel primo caso, eliminati i seggi uninominali, l’effetto è quello di aumentare il numero dei candidati inseriti nelle liste bloccate, allungandole; nel secondo caso si tende a mitigare l’impianto proporzionale della legge impedendo alle forze minoritarie l’accesso alla rappresentanza parlamentare. Mi limiterò a rapide considerazioni critiche su entrambi gli aspetti richiamati al fine di evidenziare soluzioni alternative che meglio sembrano poter conseguire lo scopo che viene indicato dagli stessi proponenti di «meglio garantire il pluralismo territoriale e politico della rappresentanza» (così si scrive nella relazione illustrativa).

Per una nuova legge elettorale: il disegno di legge in discussione e le alternative / Azzariti, Gaetano. - (2021).

Per una nuova legge elettorale: il disegno di legge in discussione e le alternative

Gaetano Azzariti
2021

Abstract

1. Rispetto al sistema elettorale vigente (legge n. 165 del 2017) (v. articolo di Michele Della Morte, Il Rosatellum e la “sostanza” del sistema costituzionale), due sono le principali novità del disegno di legge in discussione alla Camera (cosiddetto Brescellum): da un lato, l’eliminazione dei collegi uninominali a favore di un sistema integralmente di liste bloccate; dall’altro, la rimodulazione – tendenzialmente verso l’alto – delle attuali soglie di sbarramento. .Nel primo caso, eliminati i seggi uninominali, l’effetto è quello di aumentare il numero dei candidati inseriti nelle liste bloccate, allungandole; nel secondo caso si tende a mitigare l’impianto proporzionale della legge impedendo alle forze minoritarie l’accesso alla rappresentanza parlamentare. Mi limiterò a rapide considerazioni critiche su entrambi gli aspetti richiamati al fine di evidenziare soluzioni alternative che meglio sembrano poter conseguire lo scopo che viene indicato dagli stessi proponenti di «meglio garantire il pluralismo territoriale e politico della rappresentanza» (così si scrive nella relazione illustrativa).
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1578125
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