L’istituzione del Ministero della transizione ecologica e del Comitato interministeriale per la transizione ecologica costituisce una tappa molto importante nel processo di adattamento del- l’ordinamento giuridico alle sfide poste dalla crisi climatica e ambientale. Seguendo una strada già percorsa da altri Paesi europei (Francia e Spagna), anche il nostro Paese ha recepito, a livello organizzativo, la multidimensionalità e la complessità del tema della transizione ecologica, supe- rando la logica che ha caratterizzato il tradizionale assetto amministrativo a presidio dell’ambiente: assetto che, insieme ad altri fattori, ha talvolta favorito una certa accentuazione della contrappo- sizione tra ambiente e sviluppo. Nella logica del “processo” di transizione ecologica, invece, la questione ambientale deve divenire il fattore condizionante dall’interno (e non più dall’esterno) la stessa definizione delle altre politiche di sviluppo (a partire ovviamente da quelle energetiche): proprio in questa prospettiva, l’adeguamento dell’assetto organizzativo - unitamente all’adegua- mento delle procedure e degli strumenti di programmazione - costituisce un fattore di primaria importanza per la stessa credibilità delle risposte che l’ordinamento saprà dare alle sfide poste dalla crisi ambientale.
Il Ministero della transizione ecologica. Una proiezione organizzativa del principio di integrazione / Moliterni, Alfredo. - In: GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO. - ISSN 1591-559X. - 4:(2021), pp. 439-450.
Il Ministero della transizione ecologica. Una proiezione organizzativa del principio di integrazione
Alfredo Moliterni
2021
Abstract
L’istituzione del Ministero della transizione ecologica e del Comitato interministeriale per la transizione ecologica costituisce una tappa molto importante nel processo di adattamento del- l’ordinamento giuridico alle sfide poste dalla crisi climatica e ambientale. Seguendo una strada già percorsa da altri Paesi europei (Francia e Spagna), anche il nostro Paese ha recepito, a livello organizzativo, la multidimensionalità e la complessità del tema della transizione ecologica, supe- rando la logica che ha caratterizzato il tradizionale assetto amministrativo a presidio dell’ambiente: assetto che, insieme ad altri fattori, ha talvolta favorito una certa accentuazione della contrappo- sizione tra ambiente e sviluppo. Nella logica del “processo” di transizione ecologica, invece, la questione ambientale deve divenire il fattore condizionante dall’interno (e non più dall’esterno) la stessa definizione delle altre politiche di sviluppo (a partire ovviamente da quelle energetiche): proprio in questa prospettiva, l’adeguamento dell’assetto organizzativo - unitamente all’adegua- mento delle procedure e degli strumenti di programmazione - costituisce un fattore di primaria importanza per la stessa credibilità delle risposte che l’ordinamento saprà dare alle sfide poste dalla crisi ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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