The idea of an extension of the real space behind a ceiling or a vault with an illusion of greater height and of unlimitedness must have been very present in Giulio Romano's mind, to such an extent that Cristoforo Sorte, the Veronese artist-engineer and cartographer, in his book entitled "Osservazioni nella pittura" remembers having learned from Giulio himself two methods of painting a ceiling with fictitious architecture when Sorte in his youth had worked in Mantua under Raphael's pupil. It is the principal aim of the present contribution to investigate the two aforesaid methods of producing a perspective image in an attempt to gain a better understanding of geometric rules that are behind the perspective constructions. Last but not least, in order that an original feature of Giulio's style can stand out, some notes are devoted to institute a comparison between the perspective image of a tilted cube in Piero della Francesca's "De prospectiva pingendi" and the crashing architectonical details under the thundering Jupiter in the Giants' hall which Rinaldo Mantovano painted from designs by Giulio in the Palazzo Te.

L'idea del prolungamento dello spazio reale aldilà di un soffitto o di una volta con l'illusione di grande altezza e di illimitatezza deve essere stato molto presente nella mente di Giulio Romano, tanto che l'artista-ingegnere e corografo veronese Cristoforo Sorte ricorda nelle "Osservazioni nella pittura" di aver appreso da Giulio stesso due modi di dipingere un'architettura immaginaria di sottinsù quando nel periodo giovanile praticava con lui a Mantova. Lo scopo del presente contributo è di avviare uno studio intrinseco dei due metodi della rappresentazione prospettica, al fine di meglio comprendere le regole geometriche che presiedono alla costruzione delle immagini. Per ultimo, ma non da meno, al fine di far emergere un originale motivo dello stile di Giulio, si è inteso istituire e approfondire un parallelo tra l'immagine prospettica di un cubo inclinato nel trattato "De prospectiva pingendi" di Piero della Francesca e la rovina degli elementi architettonici sotto il fulmine lanciato da Giove nella camera dei Giganti dipinta da Rinaldo Mantovano su disegni di Giulio Romano in Palazzo Te.

Riflessioni sulla prospettiva tra Giulio Romano e Cristoforo Sorte / Marconi, Stefano. - In: ATTI DELL'ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA. - ISSN 2239-8341. - Numero speciale allegato agli Atti dell'Accademia Nazionale di San Luca 2019-2020:(2021), pp. 373-380. (Intervento presentato al convegno Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale. Studi e ricerche tenutosi a Mantova, Palazzo Ducale - Roma, Palazzo Carpegna).

Riflessioni sulla prospettiva tra Giulio Romano e Cristoforo Sorte

MARCONI STEFANO
2021

Abstract

The idea of an extension of the real space behind a ceiling or a vault with an illusion of greater height and of unlimitedness must have been very present in Giulio Romano's mind, to such an extent that Cristoforo Sorte, the Veronese artist-engineer and cartographer, in his book entitled "Osservazioni nella pittura" remembers having learned from Giulio himself two methods of painting a ceiling with fictitious architecture when Sorte in his youth had worked in Mantua under Raphael's pupil. It is the principal aim of the present contribution to investigate the two aforesaid methods of producing a perspective image in an attempt to gain a better understanding of geometric rules that are behind the perspective constructions. Last but not least, in order that an original feature of Giulio's style can stand out, some notes are devoted to institute a comparison between the perspective image of a tilted cube in Piero della Francesca's "De prospectiva pingendi" and the crashing architectonical details under the thundering Jupiter in the Giants' hall which Rinaldo Mantovano painted from designs by Giulio in the Palazzo Te.
2021
Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale. Studi e ricerche
L'idea del prolungamento dello spazio reale aldilà di un soffitto o di una volta con l'illusione di grande altezza e di illimitatezza deve essere stato molto presente nella mente di Giulio Romano, tanto che l'artista-ingegnere e corografo veronese Cristoforo Sorte ricorda nelle "Osservazioni nella pittura" di aver appreso da Giulio stesso due modi di dipingere un'architettura immaginaria di sottinsù quando nel periodo giovanile praticava con lui a Mantova. Lo scopo del presente contributo è di avviare uno studio intrinseco dei due metodi della rappresentazione prospettica, al fine di meglio comprendere le regole geometriche che presiedono alla costruzione delle immagini. Per ultimo, ma non da meno, al fine di far emergere un originale motivo dello stile di Giulio, si è inteso istituire e approfondire un parallelo tra l'immagine prospettica di un cubo inclinato nel trattato "De prospectiva pingendi" di Piero della Francesca e la rovina degli elementi architettonici sotto il fulmine lanciato da Giove nella camera dei Giganti dipinta da Rinaldo Mantovano su disegni di Giulio Romano in Palazzo Te.
pittura; architettura dipinta; prospettiva; Giulio Romano; Cristoforo Sorte
04 Pubblicazione in atti di convegno::04h Atto di convegno in rivista scientifica o di classe A
Riflessioni sulla prospettiva tra Giulio Romano e Cristoforo Sorte / Marconi, Stefano. - In: ATTI DELL'ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA. - ISSN 2239-8341. - Numero speciale allegato agli Atti dell'Accademia Nazionale di San Luca 2019-2020:(2021), pp. 373-380. (Intervento presentato al convegno Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale. Studi e ricerche tenutosi a Mantova, Palazzo Ducale - Roma, Palazzo Carpegna).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1574310
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