La nuova edizione de La fine del mondo ci permette di riscoprire l’ultimo cantiere di Ernesto de Martino volto a costruire una “etnologia riformata” incentrata sulle nozioni di “ethos del trascendimento” e “domesticazione del mondo”. Un nuovo umanesimo di tipo etnografico in grado di ampliare lo sguardo della cultura occidentale oltre i propri limiti coloniali alla ricerca di un riscatto collettivo. La disamina della crisi dell’Occidente porta de Martino ad esplorare a fondo i limiti positivistici del marxismo in campo religioso muovendosi in sintonia con il dialogo tra Giovanni XXIII e Palmiro Togliatti sul superamento dei blocchi contrapposti in nome della salvezza del genere umano dal rischio della catastrofe nucleare. Grazie alla curatela di Fabre, Charuty e Massenzio si delinea ne La fine del mondo una antropologia del contemporaneo che indaga la letteratura, l’arte e la cultura di massa, la decolonizzazione, il simbolismo laico e civile e il rapporto tra società e malattia.
La Fine del mondo e il destino dell'uomo: il progetto demartiniano per costruire una "etnologia riformata" / Fanelli, Antonio. - In: NOSTOS. - ISSN 2532-1269. - (2021), pp. 143-174.
La Fine del mondo e il destino dell'uomo: il progetto demartiniano per costruire una "etnologia riformata"
Antonio Fanelli
2021
Abstract
La nuova edizione de La fine del mondo ci permette di riscoprire l’ultimo cantiere di Ernesto de Martino volto a costruire una “etnologia riformata” incentrata sulle nozioni di “ethos del trascendimento” e “domesticazione del mondo”. Un nuovo umanesimo di tipo etnografico in grado di ampliare lo sguardo della cultura occidentale oltre i propri limiti coloniali alla ricerca di un riscatto collettivo. La disamina della crisi dell’Occidente porta de Martino ad esplorare a fondo i limiti positivistici del marxismo in campo religioso muovendosi in sintonia con il dialogo tra Giovanni XXIII e Palmiro Togliatti sul superamento dei blocchi contrapposti in nome della salvezza del genere umano dal rischio della catastrofe nucleare. Grazie alla curatela di Fabre, Charuty e Massenzio si delinea ne La fine del mondo una antropologia del contemporaneo che indaga la letteratura, l’arte e la cultura di massa, la decolonizzazione, il simbolismo laico e civile e il rapporto tra società e malattia.File | Dimensione | Formato | |
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