Il “Servizio dello Schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell’ordine e della Pubblica Sicurezza” fu istituito nel 1894 e fu messo a punto due anni dopo, quando nel giugno 1896 la Direzione Generale di Pubblica Sicurezza ne indicava ai Prefetti del Regno gli scopi e l’utilità, nonché le nuove norme da seguire per la compilazione delle relative schede. Le 5.615 buste del fondo raccolgono i fascicoli inerenti a ben 152.589 schedati: si tratta in massima parte di socialisti, comunisti, sovversivi, anarchici, antifascisti tout court, ma anche di vagabondi, oziosi, prostitute, membri di minoranze etniche e, appunto, massoni. Oggi un’interfaccia virtuale permette la consultazione online dei risultati emergenti, ovvero di quei dati che corrispondono fedelmente alle informazioni riportare in recto e verso sulle sole copertine dei singoli fasci-coli. Ciò che se da un lato rende assai più comoda la ricerca per lemmi, ne inficia però pesantemente la qualità, in quanto le suddette copertine non riportano in modo integrale i dati essenziali contenuti nei fascicoli. La questione è lampante nel caso dei massoni schedati.
La massoneria nel Casellario politico centrale. Criticità di uno strumento di ricerca, in «Mondo Contemporaneo», n. 1/2021, pp. 173-185, ISSN 1825-8905 / Fragale, Luca. - In: MONDO CONTEMPORANEO. - ISSN 1825-8905. - (2021).
La massoneria nel Casellario politico centrale. Criticità di uno strumento di ricerca, in «Mondo Contemporaneo», n. 1/2021, pp. 173-185, ISSN 1825-8905
Luca Fragale
2021
Abstract
Il “Servizio dello Schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell’ordine e della Pubblica Sicurezza” fu istituito nel 1894 e fu messo a punto due anni dopo, quando nel giugno 1896 la Direzione Generale di Pubblica Sicurezza ne indicava ai Prefetti del Regno gli scopi e l’utilità, nonché le nuove norme da seguire per la compilazione delle relative schede. Le 5.615 buste del fondo raccolgono i fascicoli inerenti a ben 152.589 schedati: si tratta in massima parte di socialisti, comunisti, sovversivi, anarchici, antifascisti tout court, ma anche di vagabondi, oziosi, prostitute, membri di minoranze etniche e, appunto, massoni. Oggi un’interfaccia virtuale permette la consultazione online dei risultati emergenti, ovvero di quei dati che corrispondono fedelmente alle informazioni riportare in recto e verso sulle sole copertine dei singoli fasci-coli. Ciò che se da un lato rende assai più comoda la ricerca per lemmi, ne inficia però pesantemente la qualità, in quanto le suddette copertine non riportano in modo integrale i dati essenziali contenuti nei fascicoli. La questione è lampante nel caso dei massoni schedati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.