Il saggio si propone come ricognizione di alcune delle invenzioni tecnologiche dell'artista Michele Sambin nel corso della sua attività con la compagnia teatrale Tam Teatromusica, fondata nel 1980 insieme a Pierangela Allegro e Laurent Dupont. Michele Sambin è un artista polifonico che a partire dagli anni '70 conduce una ricerca trasversale a più territori artistici - pittura, musica, cinema, video, performance e teatro -, ricombinandone i codici nell'idea di sondare le possibilità di relazione e conflitto tra immagine e suono. Tale peculiare attitudine interdisciplinare si accosta sin dalle prime battute all'interesse costante a manomettere, dismettere e reinventare gli strumenti tecnologici disponibili sul mercato, in un affondo nella carnalità della materia teso a recuperare il valore etimologico della techné. Pur tenendo conto dei contesti storico-critici e dei rivolgimenti linguistici ed estetici che hanno segnato i diversi decenni delle pratiche teatrali italiane e internazionali dagli anni '80 a oggi, l'analisi tenta di restituire la ricchezza delle sperimentazioni dell'artista, assumendo come linee guida le invenzioni tecniche e tecnologiche che di volta in volta hanno forgiato le dimensioni concettuali ed estetiche delle pratiche. Leggere la storia della compagnia attraverso la lente dei dispositivi tecnologici utilizzati, non vuol dire considerare la produzione artistica della compagnia come risposta deterministica all'innovazione tecnologica, ma spostare l'accento sull’interrelazione tra le possibilità tecniche ed espressive degli strumenti, i discorsi che ne orientano gli usi e le pratiche che ne reinterpretano i valori dismettendone le ideologie sottese.
Le invenzioni tecnologiche di Michele Sambin nello spazio teatrale / D'Amico, FLAVIA DALILA. - In: MIMESIS JOURNAL. - ISSN 2279-7203. - 10:n. 1(2021), pp. 91-108. [10.4000/mimesis.2210]
Le invenzioni tecnologiche di Michele Sambin nello spazio teatrale
Flavia Dalila D'Amico
2021
Abstract
Il saggio si propone come ricognizione di alcune delle invenzioni tecnologiche dell'artista Michele Sambin nel corso della sua attività con la compagnia teatrale Tam Teatromusica, fondata nel 1980 insieme a Pierangela Allegro e Laurent Dupont. Michele Sambin è un artista polifonico che a partire dagli anni '70 conduce una ricerca trasversale a più territori artistici - pittura, musica, cinema, video, performance e teatro -, ricombinandone i codici nell'idea di sondare le possibilità di relazione e conflitto tra immagine e suono. Tale peculiare attitudine interdisciplinare si accosta sin dalle prime battute all'interesse costante a manomettere, dismettere e reinventare gli strumenti tecnologici disponibili sul mercato, in un affondo nella carnalità della materia teso a recuperare il valore etimologico della techné. Pur tenendo conto dei contesti storico-critici e dei rivolgimenti linguistici ed estetici che hanno segnato i diversi decenni delle pratiche teatrali italiane e internazionali dagli anni '80 a oggi, l'analisi tenta di restituire la ricchezza delle sperimentazioni dell'artista, assumendo come linee guida le invenzioni tecniche e tecnologiche che di volta in volta hanno forgiato le dimensioni concettuali ed estetiche delle pratiche. Leggere la storia della compagnia attraverso la lente dei dispositivi tecnologici utilizzati, non vuol dire considerare la produzione artistica della compagnia come risposta deterministica all'innovazione tecnologica, ma spostare l'accento sull’interrelazione tra le possibilità tecniche ed espressive degli strumenti, i discorsi che ne orientano gli usi e le pratiche che ne reinterpretano i valori dismettendone le ideologie sottese.File | Dimensione | Formato | |
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