L'articolo propone una minuziosa descrizione dell'edizione della Commedia di Dante allestita da Francesco Sansovino e stampata dai Sessa a Venezia nel 1564 (e poi, con variazioni minime, nel 1578 e nel 1596). Viene innanzi tutto descritta la struttura del paratesto (titolo, mise en page, contenuti del paratesto); un'attenzione particolare è dedicata alla giustapposizione dei due commenti di Landino e di Vellutello. L'iniziativa editoriale di Sansovino è poi contestualizzata nel quadro delle edizioni dantesche pubblicate all'epoca: le scelte dell'editore risultano coerenti con il suo progetto di celebrazione di Firenze e della lingua fiorentina, tanto più che tra le innovazioni più notevoli di quest'edizione si trova l'elogio di numerosi personaggi della storia fiorentina. L'articolo esamina poi in prospettiva filologica e lessicografica la Tavola delle voci difficili, che Sansovino riprende dall'edizione Dolce ma in cui introduce aggiunte e variazioni importanti. L'ultima parte è dedicata agli argomenti e alle allegorie dei canti, che sono ancora una volta riprese dall'edizione Dolce con delle modifiche che mirano probabilmente a mascherare il plagio, ma che rivelano, ancora una volta, degli aspetti importanti dell'operazione di Sansovino e del suo rapporto con il testo.
Sansovino editore di Dante: la Commedia del 1564 / Tomazzoli, Gaia. - (2019), pp. 147-178. (Intervento presentato al convegno Francesco Sansovino scrittore del mondo tenutosi a Scuola Normale Superiore, Pisa).
Sansovino editore di Dante: la Commedia del 1564
Gaia Tomazzoli
2019
Abstract
L'articolo propone una minuziosa descrizione dell'edizione della Commedia di Dante allestita da Francesco Sansovino e stampata dai Sessa a Venezia nel 1564 (e poi, con variazioni minime, nel 1578 e nel 1596). Viene innanzi tutto descritta la struttura del paratesto (titolo, mise en page, contenuti del paratesto); un'attenzione particolare è dedicata alla giustapposizione dei due commenti di Landino e di Vellutello. L'iniziativa editoriale di Sansovino è poi contestualizzata nel quadro delle edizioni dantesche pubblicate all'epoca: le scelte dell'editore risultano coerenti con il suo progetto di celebrazione di Firenze e della lingua fiorentina, tanto più che tra le innovazioni più notevoli di quest'edizione si trova l'elogio di numerosi personaggi della storia fiorentina. L'articolo esamina poi in prospettiva filologica e lessicografica la Tavola delle voci difficili, che Sansovino riprende dall'edizione Dolce ma in cui introduce aggiunte e variazioni importanti. L'ultima parte è dedicata agli argomenti e alle allegorie dei canti, che sono ancora una volta riprese dall'edizione Dolce con delle modifiche che mirano probabilmente a mascherare il plagio, ma che rivelano, ancora una volta, degli aspetti importanti dell'operazione di Sansovino e del suo rapporto con il testo.File | Dimensione | Formato | |
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