La complessità e i rapidi cambiamenti cui è soggetta oggi la nostra realtà si pongono come una sfida alla progettazione e alla pianificazione dell’ambiente costruito. Ogni giorno la pratica progettuale e quella pianificatoria devono scontrarsi con un mondo sempre più complesso e influenzato da una moltitudine di parametri in continua evoluzione, che rendono gli attuali processi decisionali obsoleti poiché, non essendo adattivi, non sono in grado di conformarsi alla mutevolezza di quella stessa realtà che dovrebbero prevedere, progettare e regolamentare. Questo contributo presenta quindi una serie di approcci facenti capo al Decision Making Under Deep Uncertainty (DMDU), che permettono l’inclusione delle incertezze, riuscendo così a convertirle da elementi di criticità, in dati di partenza strumentali alla buona riuscita delle azioni decisorie per la progettazione. A tal proposito, si introduce un quadro generale degli strumenti e degli approcci di cui il DMDU si avvale per gestire la complessità del problema, e che soprattutto consentono di adattare i piani nel corso del tempo. Seguendo il DMDU il progettista/ pianificatore deve inizialmente strutturare il problema mettendo a sistema le informazioni a disposizione. Può poi decidere quale strategia intraprendere mediante la scelta di uno tra gli approcci adattivi DMDU che sia calzante al problema presentato. Ognuno degli approcci è sviluppato per aiutare i decisori ad affrontare le incertezze, includendole nelle decisioni a lungo termine. L’inserimento delle incertezze all’interno del processo decisionale consente quindi di superare la graniticità e inamovibilità dei piani attuali che, essendo generati da analisi statiche non sono in grado di prevedere lo sviluppo e lo scostamento dalle ipotesi iniziali. Ciò permette di raggiungere un grado di flessibilità e adattività necessario alla resilienza del sistema in cui il piano si trova ad operare.
Strategie adattive per l’ambiente costruito. Possibilità di applicazione di approcci e metodi del Decision Making Under Deep Uncertainty / Mannucci, S.; Peduzzi, A.; Palusci, O.; Rosso, F.; Cecere, C.; Ferrero, M.. - (2021), pp. 1463-1477. (Intervento presentato al convegno Progetto e Costruzione Tradizione ed innovazione nella pratica dell’architettura. Colloqui.AT.e 2021 tenutosi a Salerno, Italia).
Strategie adattive per l’ambiente costruito. Possibilità di applicazione di approcci e metodi del Decision Making Under Deep Uncertainty
S. Mannucci
;A. Peduzzi;O. Palusci;F. Rosso;C. Cecere;M. Ferrero
2021
Abstract
La complessità e i rapidi cambiamenti cui è soggetta oggi la nostra realtà si pongono come una sfida alla progettazione e alla pianificazione dell’ambiente costruito. Ogni giorno la pratica progettuale e quella pianificatoria devono scontrarsi con un mondo sempre più complesso e influenzato da una moltitudine di parametri in continua evoluzione, che rendono gli attuali processi decisionali obsoleti poiché, non essendo adattivi, non sono in grado di conformarsi alla mutevolezza di quella stessa realtà che dovrebbero prevedere, progettare e regolamentare. Questo contributo presenta quindi una serie di approcci facenti capo al Decision Making Under Deep Uncertainty (DMDU), che permettono l’inclusione delle incertezze, riuscendo così a convertirle da elementi di criticità, in dati di partenza strumentali alla buona riuscita delle azioni decisorie per la progettazione. A tal proposito, si introduce un quadro generale degli strumenti e degli approcci di cui il DMDU si avvale per gestire la complessità del problema, e che soprattutto consentono di adattare i piani nel corso del tempo. Seguendo il DMDU il progettista/ pianificatore deve inizialmente strutturare il problema mettendo a sistema le informazioni a disposizione. Può poi decidere quale strategia intraprendere mediante la scelta di uno tra gli approcci adattivi DMDU che sia calzante al problema presentato. Ognuno degli approcci è sviluppato per aiutare i decisori ad affrontare le incertezze, includendole nelle decisioni a lungo termine. L’inserimento delle incertezze all’interno del processo decisionale consente quindi di superare la graniticità e inamovibilità dei piani attuali che, essendo generati da analisi statiche non sono in grado di prevedere lo sviluppo e lo scostamento dalle ipotesi iniziali. Ciò permette di raggiungere un grado di flessibilità e adattività necessario alla resilienza del sistema in cui il piano si trova ad operare.File | Dimensione | Formato | |
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