In southern Italy, the only relevant event in the eleventh century was the alternation between the dominions of the Normans and Lombards. All other facts are only secondary aspects in this ‘drama’. The only exception is Montecassino, which exerted continuous pastoral and cultural influence –sometimes moderate, sometimes clear, but always important– in Terra Sancti Benedicti and its surroundings. After the reorganization of the liturgical space for the Benedictine Abbey of Montecassino (consecrated on 1 October 1071) promoted by the abbot Desiderius –better known to history as Pope Victor III– many churches were built on the model of that important religious site. Those located near the monastery include Santa Maria in Foro Claudio in Ventaroli. This study falls within a broader programme whose scope is to document parts of the national architectural heritage that are little known to the general public. In particular, it extends to identifying relationships and proportions of the ecclesiastical layout considered as fundamental parameters in confirming the historical era, the analysis of architectural language, comparison with analogous examples, and extraction of the rules that enable definition of the typology. This investigation relies on the tools and methods of drawing, surveying, and the study of graphical and bibliographic documents stored in historical archives.

Nel Mezzogiorno d’Italia l’unico fatto rilevante occorso nell’XI secolo è l’avvicendamento tra il dominio normanno e longobardo. Tutti gli altri fatti non rappresentano che parti secondarie in questo ‘dramma’, a eccezione di Montecassino che esercita un’azione pastorale e culturale continua, talvolta discreta e talvolta palese, ma sempre importante, in Terra Sancti Benedicti come nei suoi dintorni. Dopo la riforma dello spazio liturgico promossa dall’abate Desiderio -il religioso benedettino passato alla storia come papa Vittore III- adottata nell’abbazia benedettina di Montecassino, quella consacrata il 1° ottobre del 1071, molte chiese furono costruite prendendo a modello quell’importante presidio religioso. Tra quelle sorte in prossimità del monastero cassinense troviamo a Ventaroli Santa Maria in Foro Claudio. Questo studio rientra nell’ambito di un più ampio programma di lavoro che ci vede impegnati in questi anni a documentare il patrimonio architettonico nazionale poco noto al grande pubblico e in particolare è teso a individuare rapporti e proporzioni dell’impianto ecclesiastico considerati come parametri fondamentali per la conferma dell’epoca storica, l’analisi del linguaggio architettonico, il confronto con esempi analoghi e l’estrazione di regole che consentano di definire tipologie. L’indagine si avvale degli strumenti e delle metodologie proprie del disegno, del rilievo e dello studio dei documenti grafici e bibliografici conservati negli archivi storici.

Dal rilievo all’analisi grafica della basilica di Santa Maria in Foro Claudio a Ventaroli / Barlozzini, Piero; Carnevali, Laura; Lanfranchi, Fabio. - (2021), pp. 197-214. (Intervento presentato al convegno 42° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno tenutosi a Reggio Calabria, Messina) [10.3280/oa-693.11].

Dal rilievo all’analisi grafica della basilica di Santa Maria in Foro Claudio a Ventaroli

Laura Carnevali
Co-primo
Membro del Collaboration Group
;
Fabio Lanfranchi
Co-primo
Membro del Collaboration Group
2021

Abstract

In southern Italy, the only relevant event in the eleventh century was the alternation between the dominions of the Normans and Lombards. All other facts are only secondary aspects in this ‘drama’. The only exception is Montecassino, which exerted continuous pastoral and cultural influence –sometimes moderate, sometimes clear, but always important– in Terra Sancti Benedicti and its surroundings. After the reorganization of the liturgical space for the Benedictine Abbey of Montecassino (consecrated on 1 October 1071) promoted by the abbot Desiderius –better known to history as Pope Victor III– many churches were built on the model of that important religious site. Those located near the monastery include Santa Maria in Foro Claudio in Ventaroli. This study falls within a broader programme whose scope is to document parts of the national architectural heritage that are little known to the general public. In particular, it extends to identifying relationships and proportions of the ecclesiastical layout considered as fundamental parameters in confirming the historical era, the analysis of architectural language, comparison with analogous examples, and extraction of the rules that enable definition of the typology. This investigation relies on the tools and methods of drawing, surveying, and the study of graphical and bibliographic documents stored in historical archives.
2021
42° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno
Nel Mezzogiorno d’Italia l’unico fatto rilevante occorso nell’XI secolo è l’avvicendamento tra il dominio normanno e longobardo. Tutti gli altri fatti non rappresentano che parti secondarie in questo ‘dramma’, a eccezione di Montecassino che esercita un’azione pastorale e culturale continua, talvolta discreta e talvolta palese, ma sempre importante, in Terra Sancti Benedicti come nei suoi dintorni. Dopo la riforma dello spazio liturgico promossa dall’abate Desiderio -il religioso benedettino passato alla storia come papa Vittore III- adottata nell’abbazia benedettina di Montecassino, quella consacrata il 1° ottobre del 1071, molte chiese furono costruite prendendo a modello quell’importante presidio religioso. Tra quelle sorte in prossimità del monastero cassinense troviamo a Ventaroli Santa Maria in Foro Claudio. Questo studio rientra nell’ambito di un più ampio programma di lavoro che ci vede impegnati in questi anni a documentare il patrimonio architettonico nazionale poco noto al grande pubblico e in particolare è teso a individuare rapporti e proporzioni dell’impianto ecclesiastico considerati come parametri fondamentali per la conferma dell’epoca storica, l’analisi del linguaggio architettonico, il confronto con esempi analoghi e l’estrazione di regole che consentano di definire tipologie. L’indagine si avvale degli strumenti e delle metodologie proprie del disegno, del rilievo e dello studio dei documenti grafici e bibliografici conservati negli archivi storici.
Santa Maria in Foro Claudio a Ventaroli; rilievo, analisi grafica, metrologia; architettura desideriana
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Dal rilievo all’analisi grafica della basilica di Santa Maria in Foro Claudio a Ventaroli / Barlozzini, Piero; Carnevali, Laura; Lanfranchi, Fabio. - (2021), pp. 197-214. (Intervento presentato al convegno 42° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno tenutosi a Reggio Calabria, Messina) [10.3280/oa-693.11].
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