During the 18th century, in the current metropolitan area of San Antonio, Texas, five Franciscan missions were established along the local river. Opened in order to encourage the conversion of the natives and to control one of the most strategic crossroads of the New World, these complexes grow as autonomous citadels, whose churches’ characters seem to be clearly related to the Eu-ropean counter-reformist tradition. However, some details suggest the knowledge of the most innovative urban experiments car-ried out at that time, as well as other elements adhere to the medieval tradition: for example, the use of the light as a persuasive tool. So, a combination of different aspects characterizes these settlements: a set of spatial and formal solutions, whose realization was bound by the availability of materials and skilled workers. In fact, the archival sources and the analysis of individual build-ings reveal an evident adaptation, which seems to be the most extraordinary expression of Texan cultural and architectural syn-cretism.

Nel corso del XVIII secolo, cinque missioni francescane vennero aperte nell’attuale area metropolitana di San Antonio (Texas, US). Destinate alla conversione degli indigeni del luogo e al controllo di uno dei crocevia più strategici del Nuovo Mondo, que-sti complessi si svilupparono in autonome cittadelle, i cui caratteri sembrano chiaramente relazionarsi alla tradizione controri-formista europea. Tuttavia, alcune peculiarità sottolineano la conoscenza delle sperimentazioni urbane più innovative del tempo, altresì mescolate ad un accorto uso della luce quale strumento di persuasione del fedele: pratica, quest’ultima, di origine medie-vale. Una commistione di aspetti differenti pare quindi caratterizzare queste realtà: un insieme di soluzioni spaziali e formali la cui attuazione fu – ciò nondimeno – vincolata dalla disponibilità di materiali e maestranze specializzate. Infatti, fonti archivisti-che inedite e l’analisi dei singoli edifici rivelano circoscritti adeguamenti nelle scelte costruttive adottate. In tal senso, il presente contributo si prefigge di discutere queste tematiche, considerando però solo tre delle fabbriche condotte a termine, ossia quelle elevate nel periodo di massimo impegno da parte dei religiosi: edifici che sono pertanto la più vera espressione del sincretismo culturale e architettonico texano, motivo per cui tali missioni sono state dichiarate nel 2015 UNESCO World Heritage Site.

Tradizioni europee e opportunità locali. L’architettura delle chiese delle missioni di San Antonio, Texas / Benincampi, Iacopo; Lombardi, Angela. - In: ROMISCHES JAHRBUCH DER BIBLIOTHECA HERTZIANA. - ISSN 0940-7855. - 44(2021), pp. 371-405.

Tradizioni europee e opportunità locali. L’architettura delle chiese delle missioni di San Antonio, Texas

Iacopo Benincampi
;
angela lombardi
2021

Abstract

During the 18th century, in the current metropolitan area of San Antonio, Texas, five Franciscan missions were established along the local river. Opened in order to encourage the conversion of the natives and to control one of the most strategic crossroads of the New World, these complexes grow as autonomous citadels, whose churches’ characters seem to be clearly related to the Eu-ropean counter-reformist tradition. However, some details suggest the knowledge of the most innovative urban experiments car-ried out at that time, as well as other elements adhere to the medieval tradition: for example, the use of the light as a persuasive tool. So, a combination of different aspects characterizes these settlements: a set of spatial and formal solutions, whose realization was bound by the availability of materials and skilled workers. In fact, the archival sources and the analysis of individual build-ings reveal an evident adaptation, which seems to be the most extraordinary expression of Texan cultural and architectural syn-cretism.
2021
Nel corso del XVIII secolo, cinque missioni francescane vennero aperte nell’attuale area metropolitana di San Antonio (Texas, US). Destinate alla conversione degli indigeni del luogo e al controllo di uno dei crocevia più strategici del Nuovo Mondo, que-sti complessi si svilupparono in autonome cittadelle, i cui caratteri sembrano chiaramente relazionarsi alla tradizione controri-formista europea. Tuttavia, alcune peculiarità sottolineano la conoscenza delle sperimentazioni urbane più innovative del tempo, altresì mescolate ad un accorto uso della luce quale strumento di persuasione del fedele: pratica, quest’ultima, di origine medie-vale. Una commistione di aspetti differenti pare quindi caratterizzare queste realtà: un insieme di soluzioni spaziali e formali la cui attuazione fu – ciò nondimeno – vincolata dalla disponibilità di materiali e maestranze specializzate. Infatti, fonti archivisti-che inedite e l’analisi dei singoli edifici rivelano circoscritti adeguamenti nelle scelte costruttive adottate. In tal senso, il presente contributo si prefigge di discutere queste tematiche, considerando però solo tre delle fabbriche condotte a termine, ossia quelle elevate nel periodo di massimo impegno da parte dei religiosi: edifici che sono pertanto la più vera espressione del sincretismo culturale e architettonico texano, motivo per cui tali missioni sono state dichiarate nel 2015 UNESCO World Heritage Site.
Texas; Francescani; architettura; tardobarocco; San Antonio; missioni; Settecento
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Tradizioni europee e opportunità locali. L’architettura delle chiese delle missioni di San Antonio, Texas / Benincampi, Iacopo; Lombardi, Angela. - In: ROMISCHES JAHRBUCH DER BIBLIOTHECA HERTZIANA. - ISSN 0940-7855. - 44(2021), pp. 371-405.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1568782
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