One of the key measures to tackle the pandemic spread was working at home. House has become a multi-purpose container, where work has often interfered with daily life, giving rise to critical issues, especially in terms of safety. This appears further complex if we consider the safety of all, including people who may have specific needs. Such critical issues make us re-think the characteristics of the living space for a remote work performance with a safe and effective interaction among environment, devices, and persons, even in case of disabilities. We addressed these considerations to effective tools, detection, control, and verification of safety in the workplaces currently available. On this purpose, during the first lockdown we carried out a test to detect how and to what extent a ‘house-like’ workplace responded to the Fire Department check list application of 2006 for the evaluation of fire safety in conventional workplaces which accommodate people with disabilities. The results showed that the participatory method adopted for the check-list development is still extremely valid. However, observation areas and items should be implemented through new and faster tools, also more customized on living spaces, for the design compliance to safe and inclusive working environments.

Uno degli aspetti più tangibili tra le misure di contrasto alla diffusione della pandemia è stato lo svolgimento dell’attività lavorativa all’interno dello spazio residenziale. La casa è divenuta un contenitore multi-funzione, nel quale l’attività lavorativa ha spesso interferito con la vita quotidiana, facendo emergere criticità soprattutto in termini di sicurezza, ulteriormente complesse se consideriamo la sicurezza di tutti, anche di persone che possono presentare specifiche necessità. Criticità che pongono le basi per una riflessione sulle caratteristiche che lo spazio abitativo deve possedere affinché il lavoro da remoto possa essere svolto con una interazione efficace e sicura tra l'ambiente, i dispositivi e la persona, anche in presenza di disabilità. Tali riflessioni sono state rivolte, in particolare, sull'appropriatezza degli strumenti operativi di rilevazione, controllo e verifica della sicurezza nei luoghi di lavoro oggi disponibili. A tale scopo, durante i primi mesi del lockdown è stata effettuata una sperimentazione volta a comprendere come e in che misura la casa, in quanto 'luogo di lavoro' rispondesse all’applicazione della check-list proposta dai Vigili del Fuoco nel 2006 per la valutazione della sicurezza antincendio nei convenzionali luoghi di lavoro ove siano presenti persone con disabilità. Gli esiti hanno evidenziato come il metodo partecipativo adottato per la messa a punto della check-list sia ancora estremamente valido, ma come gli ambiti di osservazione e gli item debbano essere implementati, prevedendo inoltre nuovi strumenti, più agili e calibrati sugli spazi residenziali, per la verifica e la progettazione di ambienti di lavoro sicuri e inclusivi.

Tutto è dentro casa. Smart working e sicurezza inclusiva. Strumenti di verifica della sicurezza in ambito domestico // All is at home. Smart working and inclusive safety. Home safety assessment tools / Villani, Teresa; Romagnoli, Federica; Stefano, Zanut. - In: RIVISTA ITALIANA DI ERGONOMIA. - ISSN 2531-8845. - 22:22(2021), pp. 20-43.

Tutto è dentro casa. Smart working e sicurezza inclusiva. Strumenti di verifica della sicurezza in ambito domestico // All is at home. Smart working and inclusive safety. Home safety assessment tools

Villani Teresa
Conceptualization
;
Romagnoli Federica
Methodology
;
2021

Abstract

One of the key measures to tackle the pandemic spread was working at home. House has become a multi-purpose container, where work has often interfered with daily life, giving rise to critical issues, especially in terms of safety. This appears further complex if we consider the safety of all, including people who may have specific needs. Such critical issues make us re-think the characteristics of the living space for a remote work performance with a safe and effective interaction among environment, devices, and persons, even in case of disabilities. We addressed these considerations to effective tools, detection, control, and verification of safety in the workplaces currently available. On this purpose, during the first lockdown we carried out a test to detect how and to what extent a ‘house-like’ workplace responded to the Fire Department check list application of 2006 for the evaluation of fire safety in conventional workplaces which accommodate people with disabilities. The results showed that the participatory method adopted for the check-list development is still extremely valid. However, observation areas and items should be implemented through new and faster tools, also more customized on living spaces, for the design compliance to safe and inclusive working environments.
2021
Uno degli aspetti più tangibili tra le misure di contrasto alla diffusione della pandemia è stato lo svolgimento dell’attività lavorativa all’interno dello spazio residenziale. La casa è divenuta un contenitore multi-funzione, nel quale l’attività lavorativa ha spesso interferito con la vita quotidiana, facendo emergere criticità soprattutto in termini di sicurezza, ulteriormente complesse se consideriamo la sicurezza di tutti, anche di persone che possono presentare specifiche necessità. Criticità che pongono le basi per una riflessione sulle caratteristiche che lo spazio abitativo deve possedere affinché il lavoro da remoto possa essere svolto con una interazione efficace e sicura tra l'ambiente, i dispositivi e la persona, anche in presenza di disabilità. Tali riflessioni sono state rivolte, in particolare, sull'appropriatezza degli strumenti operativi di rilevazione, controllo e verifica della sicurezza nei luoghi di lavoro oggi disponibili. A tale scopo, durante i primi mesi del lockdown è stata effettuata una sperimentazione volta a comprendere come e in che misura la casa, in quanto 'luogo di lavoro' rispondesse all’applicazione della check-list proposta dai Vigili del Fuoco nel 2006 per la valutazione della sicurezza antincendio nei convenzionali luoghi di lavoro ove siano presenti persone con disabilità. Gli esiti hanno evidenziato come il metodo partecipativo adottato per la messa a punto della check-list sia ancora estremamente valido, ma come gli ambiti di osservazione e gli item debbano essere implementati, prevedendo inoltre nuovi strumenti, più agili e calibrati sugli spazi residenziali, per la verifica e la progettazione di ambienti di lavoro sicuri e inclusivi.
sicurezza inclusiva; ergonomia; spazio abitativo;
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Tutto è dentro casa. Smart working e sicurezza inclusiva. Strumenti di verifica della sicurezza in ambito domestico // All is at home. Smart working and inclusive safety. Home safety assessment tools / Villani, Teresa; Romagnoli, Federica; Stefano, Zanut. - In: RIVISTA ITALIANA DI ERGONOMIA. - ISSN 2531-8845. - 22:22(2021), pp. 20-43.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1568254
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