Durante la pandemia COVID-19, la didattica a distanza d’emergenza in Italia, sia a scuola sia all’università, è stata realizzata quasi esclusivamente tramite infrastrutture e piattaforme proprietarie appartenenti alle grandi multinazionali informatiche, soprattutto Google (G-Suite for Education), Microsoft (Teams) e Facebook (Zoom e Whatsapp). Questo apre problemi di tutela dei dati degli studenti ampiamente sottovalutati nel dibattito pubblico. In altri paesi, tra cui ad esempio la Francia, il Ministero dell’istruzione ha messo a disposizione infrastrutture pubbliche e fondate su protocolli aperti. La comunità scientifica ha la responsabilità di elaborare e proporre un bilancio ragionato di quanto è avvenuto nel fuoco dell’emergenza per costruire alternative realizzabili nell’immediato del secondo anno di pandemia, e per evitare che pratiche deteriori diventino sistematiche nella formazione scolastica e universitaria del futuro. D’altra parte, è auspicabile che le istituzioni formative (MIUR, USR, Atenei e loro consorzi) si assumano la responsabilità di costruire infrastrutture per la didattica digitale che siano pubbliche, condivise e fondate su tecnologie aperte.

Istruzione e GAFAM. Dalla coscienza alla responsabilità / Monella, Paolo. - (2021), pp. 249-254. (Intervento presentato al convegno AIUCD 2021 tenutosi a Pisa; Italy (online)) [10.6092/unibo/amsacta/6712].

Istruzione e GAFAM. Dalla coscienza alla responsabilità

Monella, Paolo
2021

Abstract

Durante la pandemia COVID-19, la didattica a distanza d’emergenza in Italia, sia a scuola sia all’università, è stata realizzata quasi esclusivamente tramite infrastrutture e piattaforme proprietarie appartenenti alle grandi multinazionali informatiche, soprattutto Google (G-Suite for Education), Microsoft (Teams) e Facebook (Zoom e Whatsapp). Questo apre problemi di tutela dei dati degli studenti ampiamente sottovalutati nel dibattito pubblico. In altri paesi, tra cui ad esempio la Francia, il Ministero dell’istruzione ha messo a disposizione infrastrutture pubbliche e fondate su protocolli aperti. La comunità scientifica ha la responsabilità di elaborare e proporre un bilancio ragionato di quanto è avvenuto nel fuoco dell’emergenza per costruire alternative realizzabili nell’immediato del secondo anno di pandemia, e per evitare che pratiche deteriori diventino sistematiche nella formazione scolastica e universitaria del futuro. D’altra parte, è auspicabile che le istituzioni formative (MIUR, USR, Atenei e loro consorzi) si assumano la responsabilità di costruire infrastrutture per la didattica digitale che siano pubbliche, condivise e fondate su tecnologie aperte.
2021
AIUCD 2021
Digital Media & Learning; E-learning; Online Learning; Learning and Teaching; GAFAM
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Istruzione e GAFAM. Dalla coscienza alla responsabilità / Monella, Paolo. - (2021), pp. 249-254. (Intervento presentato al convegno AIUCD 2021 tenutosi a Pisa; Italy (online)) [10.6092/unibo/amsacta/6712].
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Monella_Istruzione-GAFAM_2021.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 609.3 kB
Formato Adobe PDF
609.3 kB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1565248
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact