Il contributo riflette sui servizi e legami educativi a seguito dell’emergenza sanitaria nonché sulle ricadute su interventi futuri in emergenza. Le domande che ci siamo posti sono le seguenti: È possibile una relazione educativa a distanza attraverso il computer o il cellulare? Che tipo di distanziamento e di legame si crea con l’altro? Come si realizza in emergenza la cura educativa? L’attenzione è all’educatore domiciliare, il cui compito è sostenere e supportare minorenni con famiglie fragili, e agli strumenti e alle strategie utilizzate nell’emergenza. Considerando diversi contesti educativi si riflette sulla centralità della parola e sulle opportunità create attraverso i differenti canali di comunicazione. Nell’intervento educativo a distanza, risulta chiaro come siano più che mai richieste all’educatore comprensione, partecipazione e intelligenza nella scelta delle azioni. Il professionista deve saper sostare nell’ascolto e saper passare, insieme all’adolescente, dentro il suo dolore e la sua rabbia, e uscirne insieme. Per tornare a fare insieme. La riflessione evidenzia inoltre la necessità di una crescente valorizzazione degli educatori e del loro ruolo fra le professioni di cura.
L’arte di arrangiarsi. I servizi educativi nell’emergenza sanitaria e oltre l’emergenza. The art of getting by. Educational services in the health emergency and beyond the emergency / Salerni, Anna; Locascio, Luca. - (2021), pp. 18-33. (Intervento presentato al convegno X Convegno Sird RICERCA e DIDATTICA per promuovere intelligenza comprensione e partecipazione tenutosi a on line).
L’arte di arrangiarsi. I servizi educativi nell’emergenza sanitaria e oltre l’emergenza. The art of getting by. Educational services in the health emergency and beyond the emergency
Anna Salerni;
2021
Abstract
Il contributo riflette sui servizi e legami educativi a seguito dell’emergenza sanitaria nonché sulle ricadute su interventi futuri in emergenza. Le domande che ci siamo posti sono le seguenti: È possibile una relazione educativa a distanza attraverso il computer o il cellulare? Che tipo di distanziamento e di legame si crea con l’altro? Come si realizza in emergenza la cura educativa? L’attenzione è all’educatore domiciliare, il cui compito è sostenere e supportare minorenni con famiglie fragili, e agli strumenti e alle strategie utilizzate nell’emergenza. Considerando diversi contesti educativi si riflette sulla centralità della parola e sulle opportunità create attraverso i differenti canali di comunicazione. Nell’intervento educativo a distanza, risulta chiaro come siano più che mai richieste all’educatore comprensione, partecipazione e intelligenza nella scelta delle azioni. Il professionista deve saper sostare nell’ascolto e saper passare, insieme all’adolescente, dentro il suo dolore e la sua rabbia, e uscirne insieme. Per tornare a fare insieme. La riflessione evidenzia inoltre la necessità di una crescente valorizzazione degli educatori e del loro ruolo fra le professioni di cura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.