Design research on the theme of the void as a space of open possibilities places the absence of matter at the centre of the act of composition to allow the free movement of people. This concept seems to be pre-eminent in the work that MADE associati has carried out in the historic centre of Mogliano Veneto, where it has rethought the urban void of Piazza Donatori di Sangue in an attempt to define an open, homogeneous space free of obstacles.The new square was conceived as a slab in which to place different paving patterns. The signs of the parking space, in fact, constitute the base casting in which the material changes that identify the islands with specific functions have been set.From the parking island with the bench, through the different green islands, to the fish market island with the rounded-profile canopy covered with metal shingles of different colours, the whole project seems to be conceived as a network of elements in tension. Almost as if each compositional emergence were a pole determining a singular magnetic field, where the imbalances, due to the change of use and appearance according to the people who fill the material void of the square, tend to reinforce it with the charm of sociality.

La ricerca progettuale attorno al tema del vuoto come spazio delle possibilità aperte mette al centro dell’atto compositivo l’assenza della materia per consentire la libera circolazione delle persone. Sembra che questo concetto sia preminente nel lavoro che MADE associati ha realizzato nel centro storico di Mogliano Veneto, dove ha ripensato il vuoto urbano di piazza Donatori di Sangue nel tentativo di definire uno spazio aperto, omogeneo e libero da ostacoli. La nuova piazza è stata concepita come una lastra in cui collocare pattern pavimentali diversi. I segni dello spazio di parcheggio, infatti, costituiscono il getto di base in cui sono stati incastonati i cambiamenti materici che individuano le isole con funzioni specifiche. Dall’isola per la sosta con la panca, passando per le diverse isole verdi, fino ad arrivare all’isola del mercato del pesce con la pensilina dal profilo arrotondato e rivestito con scandole di metallo di diverse cromie, tutto il progetto sembra concepito come una rete di elementi in tensione. Quasi come se ciascuna emergenza compositiva fosse un polo che determina un campo magnetico singolare, dove gli squilibri, dovuti al cambio d’uso e di aspetto in funzione delle persone che riempiono il vuoto materico della piazza, tendono a rafforzarlo col fascino della socialità.

The square as a magnetic field / Arcopinto, Luigi. - In: PLATFORM ARCHITECTURE AND DESIGN. - ISSN 2420-9090. - Anno VII:30(2021), pp. 136-138.

The square as a magnetic field

arcopinto, luigi
2021

Abstract

Design research on the theme of the void as a space of open possibilities places the absence of matter at the centre of the act of composition to allow the free movement of people. This concept seems to be pre-eminent in the work that MADE associati has carried out in the historic centre of Mogliano Veneto, where it has rethought the urban void of Piazza Donatori di Sangue in an attempt to define an open, homogeneous space free of obstacles.The new square was conceived as a slab in which to place different paving patterns. The signs of the parking space, in fact, constitute the base casting in which the material changes that identify the islands with specific functions have been set.From the parking island with the bench, through the different green islands, to the fish market island with the rounded-profile canopy covered with metal shingles of different colours, the whole project seems to be conceived as a network of elements in tension. Almost as if each compositional emergence were a pole determining a singular magnetic field, where the imbalances, due to the change of use and appearance according to the people who fill the material void of the square, tend to reinforce it with the charm of sociality.
2021
La ricerca progettuale attorno al tema del vuoto come spazio delle possibilità aperte mette al centro dell’atto compositivo l’assenza della materia per consentire la libera circolazione delle persone. Sembra che questo concetto sia preminente nel lavoro che MADE associati ha realizzato nel centro storico di Mogliano Veneto, dove ha ripensato il vuoto urbano di piazza Donatori di Sangue nel tentativo di definire uno spazio aperto, omogeneo e libero da ostacoli. La nuova piazza è stata concepita come una lastra in cui collocare pattern pavimentali diversi. I segni dello spazio di parcheggio, infatti, costituiscono il getto di base in cui sono stati incastonati i cambiamenti materici che individuano le isole con funzioni specifiche. Dall’isola per la sosta con la panca, passando per le diverse isole verdi, fino ad arrivare all’isola del mercato del pesce con la pensilina dal profilo arrotondato e rivestito con scandole di metallo di diverse cromie, tutto il progetto sembra concepito come una rete di elementi in tensione. Quasi come se ciascuna emergenza compositiva fosse un polo che determina un campo magnetico singolare, dove gli squilibri, dovuti al cambio d’uso e di aspetto in funzione delle persone che riempiono il vuoto materico della piazza, tendono a rafforzarlo col fascino della socialità.
Made associati; piazza; Mogliano Veneto; mercato del pesce
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
The square as a magnetic field / Arcopinto, Luigi. - In: PLATFORM ARCHITECTURE AND DESIGN. - ISSN 2420-9090. - Anno VII:30(2021), pp. 136-138.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Arcopinto_Square-magnetic-field_2021.pdf

solo gestori archivio

Note: https://www.platformarchitecture.it/it/prodotto/issue-30-copy/
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 2.95 MB
Formato Adobe PDF
2.95 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1564129
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact