L’intervento intende analizzare i luoghi-soglia utilizzati da Anna Maria Ortese nei suoi racconti di ambientazione napoletana e milanese. Così come per Borges la scoperta della città immaginaria di Uqbar avviene grazie a uno specchio e a un’enciclopedia, nello stesso modo contenuti stranianti delle città ortesiane emergono dalla rappresentazione delle soglie che i personaggi attraversano, osservano o descrivono. Si tenterà, dunque, di disegnare una differente cartografia della città al centro del Mare non bagna Napoli.
Napoli, città del disincanto: uno sguardo su Anna Maria Ortese / Scacchi, Alessia. - In: BOLLETTINO DI ITALIANISTICA. - ISSN 0168-7298. - 1-2(2020), pp. 346-350.
Napoli, città del disincanto: uno sguardo su Anna Maria Ortese
ALESSIA SCACCHI
Writing – Original Draft Preparation
2020
Abstract
L’intervento intende analizzare i luoghi-soglia utilizzati da Anna Maria Ortese nei suoi racconti di ambientazione napoletana e milanese. Così come per Borges la scoperta della città immaginaria di Uqbar avviene grazie a uno specchio e a un’enciclopedia, nello stesso modo contenuti stranianti delle città ortesiane emergono dalla rappresentazione delle soglie che i personaggi attraversano, osservano o descrivono. Si tenterà, dunque, di disegnare una differente cartografia della città al centro del Mare non bagna Napoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.