La cassetta degli attrezzi della geopolitica. Parte I. Conflitto, scala

È forte l’esigenza oggi, come d’altra parte lungo tutta la storia della Geopolitica, di fissare un quadro concettuale e metodologico coerente capace di sostenere l’ipotesi di un sapere finalmente in grado di operare come campo autonomo di riflessione. Questo articolo si incarica di puntualizzare gli elementi basilari di un quadro analitico minimo che possa mostrarne le ampie potenzialità senza eccedere i limiti di praticabilità della riflessione geopolitica. Propone dunque un’ipotesi attualizzata di sistematizzazione dei fondamenti concettuali e metodologici della Geopolitica, un aggiornamento del suo vocabolario concettuale. Non per la pretesa di fondare un modello formalizzato e rigidi procedimenti predittivi, propri di una scienza positiva quale la Geopolitica non può assolutamente essere, quanto per la necessità sentita di fornire alle molte sensibilità sullo spazio politico un contributo di ordine che possa consentire altri futuri e sempre più costruttivi passi avanti sulla strada del loro dialogo. Pare infatti inevitabile, senza pretese definitorie o rigore semantico, individuare e mettere a fuoco su basi scientifiche alcuni concetti-chiave che risultano spesso fonte di equivoci e incomprensioni ma in grado di comporre già da soli un’ipotetica, eppure immediatamente operativa, cassetta degli attrezzi dell’analista: conflitto, scala, spazio, territorio, immaginario, attore. Per comodità espositiva questa riflessione procederà trattandoli distintamente in tre articoli che compariranno rispettivamente in questo e nei prossimi due fascicoli di Gnosis.