Sapienza Università di Roma presenta 18 musei all'interno della città universitaria. Alcuni di questi musei sono stati previsti direttamente dai progettisti dei diversi padiglioni e quindi coevi alla loro realizzazione negli anni '30, altri sono stati definiti successivamente per esigenze delle diverse Facoltà o Dipartimenti con realizzazioni e/o rivisitazioni negli anni '60 e ‘90. Inoltre, alcuni spazi museali non presentano, allo stato attuale, un'organizzazione espositiva tipica di un museo (ovvero non vi è un vero e proprio progetto museografico, intendendo con questo termine quella disciplina che si occupa della struttura architettonica, l'allestimento delle collezioni, le soluzioni espositive), quanto più quella di un archivio o una collezione ordinata di oggetti e strumenti appartenenti ad uno specifico ambito scientifico-disciplinare. Considerato il generale stato dei musei, come sopra descritto, e le nuove tendenze museografiche in cui agli spazi aperti e flessibili di metà '900, oggi si richiedono spazi in cui i visitatori possano essere stimolati dai nuovi media per la comunicazione (ITC), coinvolti in attività didattiche (laboratori), avere punti di incontro e servizi di consumo, oltre a presentare caratteristiche di universal design. In questo ambito vengono formulate delle proposte di re-design e rigenerazione degli spazi interni che provengono dal basso, in cui sono gli studenti dei Corsi di Laurea in Disegno Industriale e in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, con la supervisione della struttura del Polo Museale della Sapienza, a formulare delle proposte di riqualificazione contemporanee.

Re-design degli spazi museali della Città universitaria di Roma / Empler, Tommaso; Carlucci, Claudia. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - 63-64(2020), pp. 159-166.

Re-design degli spazi museali della Città universitaria di Roma

tommaso empler;claudia carlucci
2020

Abstract

Sapienza Università di Roma presenta 18 musei all'interno della città universitaria. Alcuni di questi musei sono stati previsti direttamente dai progettisti dei diversi padiglioni e quindi coevi alla loro realizzazione negli anni '30, altri sono stati definiti successivamente per esigenze delle diverse Facoltà o Dipartimenti con realizzazioni e/o rivisitazioni negli anni '60 e ‘90. Inoltre, alcuni spazi museali non presentano, allo stato attuale, un'organizzazione espositiva tipica di un museo (ovvero non vi è un vero e proprio progetto museografico, intendendo con questo termine quella disciplina che si occupa della struttura architettonica, l'allestimento delle collezioni, le soluzioni espositive), quanto più quella di un archivio o una collezione ordinata di oggetti e strumenti appartenenti ad uno specifico ambito scientifico-disciplinare. Considerato il generale stato dei musei, come sopra descritto, e le nuove tendenze museografiche in cui agli spazi aperti e flessibili di metà '900, oggi si richiedono spazi in cui i visitatori possano essere stimolati dai nuovi media per la comunicazione (ITC), coinvolti in attività didattiche (laboratori), avere punti di incontro e servizi di consumo, oltre a presentare caratteristiche di universal design. In questo ambito vengono formulate delle proposte di re-design e rigenerazione degli spazi interni che provengono dal basso, in cui sono gli studenti dei Corsi di Laurea in Disegno Industriale e in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, con la supervisione della struttura del Polo Museale della Sapienza, a formulare delle proposte di riqualificazione contemporanee.
2020
museo; design; multimedia; interaction experience; rappresentazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Re-design degli spazi museali della Città universitaria di Roma / Empler, Tommaso; Carlucci, Claudia. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - 63-64(2020), pp. 159-166.
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