La tesi ha come oggetto un approfondimento della storia dei servizi al pubblico e dell’uso delle biblioteche fondato sull’analisi dei registri utilizzati per gestire le operazioni di iscrizione, consultazione e prestito nelle biblioteche Nazionale centrale di Firenze, Comunale dell’Archiginnasio e Popolare del Comune di Bologna, relativamente agli anni 1900-1912. Nell’introduzione al lavoro si considerano, dal punto di vista teorico, gli apporti che lo studio dei registri bibliotecari di uso pubblico può dare alla storia delle biblioteche e alla storia della lettura. Nel primo capitolo viene quindi presentata una rassegna di studi condotti in ambito internazionale nei registri bibliotecari, volta ad illustrare i diversi possibili approcci di ricerca attraverso un quadro diacronico che arriva a descrivere l’attuale stato dell’arte e le prospettive per i prossimi anni. Successivamente sono presentati i risultati della ricerca diretta condotta nei registri di uso pubblico delle biblioteche esaminate e in ulteriore documentazione archivistica e a stampa. Una particolare attenzione è data ai cambiamenti riscontrati nel funzionamento dei servizi al pubblico e alle loro ripercussioni nei registri nell’arco di tempo preso in esame. Il secondo capitolo comprende un approfondimento riguardante l’organizzazione e la percezione dei servizi al pubblico nella Biblioteca nazionale centrale; in particolare, sono rilevati i cambiamenti intervenuti con il passaggio di direzione, nel 1905, da Desiderio Chilovi a Salomone Morpurgo. La vivacità dei servizi al pubblico nella biblioteca emerge chiaramente nel terzo capitolo, incentrato sulla presentazione e analisi dei registri relativi alla lettura generale, di manoscritti, di incunaboli e rari, al prestito locale e alle malleverie. Dopo un’introduzione alle serie, sono presentati i risultati di due possibili modalità di interrogazione delle fonti: la raccolta di gruppi omogenei di dati – svolta attraverso un campionamento relativo all’anno 1902 – e la ricerca delle testimonianze relative al percorso di un singolo lettore, Carlo Michelstaedter. Con il quarto capitolo prende avvio l’analisi dell’uso pubblico delle biblioteche bolognesi dell’Archiginnasio e Popolare del Comune di Bologna, svolta secondo lo stesso procedimento adottato nei due capitoli precedenti, anche al fine di mettere in rilievo la diversa natura delle biblioteche esaminate. Il quinto capitolo si apre con l’introduzione ai registri di uso pubblico delle due biblioteche bolognesi prodotti fino al 1912. In questo caso, il campionamento è stato effettuato nei registri della Popolare e relativamente al luglio 1909, mentre la presentazione del percorso di un lettore riguarda il giovane studente Alessandro Asor-Rosa. Nelle conclusioni sono riassunte, attraverso esempi concreti emersi nel corso dell’indagine, le principali questioni metodologiche relative all’utilizzo dei registri bibliotecari come fonte storica. Le appendici includono una schedatura dettagliata dei pezzi esaminati. Seguno due bibliografie: una dedicata agli studi condotti su registri bibliotecari, suddivisi per paese ed epoca di produzione dei documenti, ed una delle pubblicazioni citate.
Per una storia dell’utenza in biblioteca: registri di iscrizione, consultazione e prestito a Firenze e Bologna, 1900-1912 / Toschi, Alessandra. - (2021 Jul 09).
Per una storia dell’utenza in biblioteca: registri di iscrizione, consultazione e prestito a Firenze e Bologna, 1900-1912
TOSCHI, ALESSANDRA
09/07/2021
Abstract
La tesi ha come oggetto un approfondimento della storia dei servizi al pubblico e dell’uso delle biblioteche fondato sull’analisi dei registri utilizzati per gestire le operazioni di iscrizione, consultazione e prestito nelle biblioteche Nazionale centrale di Firenze, Comunale dell’Archiginnasio e Popolare del Comune di Bologna, relativamente agli anni 1900-1912. Nell’introduzione al lavoro si considerano, dal punto di vista teorico, gli apporti che lo studio dei registri bibliotecari di uso pubblico può dare alla storia delle biblioteche e alla storia della lettura. Nel primo capitolo viene quindi presentata una rassegna di studi condotti in ambito internazionale nei registri bibliotecari, volta ad illustrare i diversi possibili approcci di ricerca attraverso un quadro diacronico che arriva a descrivere l’attuale stato dell’arte e le prospettive per i prossimi anni. Successivamente sono presentati i risultati della ricerca diretta condotta nei registri di uso pubblico delle biblioteche esaminate e in ulteriore documentazione archivistica e a stampa. Una particolare attenzione è data ai cambiamenti riscontrati nel funzionamento dei servizi al pubblico e alle loro ripercussioni nei registri nell’arco di tempo preso in esame. Il secondo capitolo comprende un approfondimento riguardante l’organizzazione e la percezione dei servizi al pubblico nella Biblioteca nazionale centrale; in particolare, sono rilevati i cambiamenti intervenuti con il passaggio di direzione, nel 1905, da Desiderio Chilovi a Salomone Morpurgo. La vivacità dei servizi al pubblico nella biblioteca emerge chiaramente nel terzo capitolo, incentrato sulla presentazione e analisi dei registri relativi alla lettura generale, di manoscritti, di incunaboli e rari, al prestito locale e alle malleverie. Dopo un’introduzione alle serie, sono presentati i risultati di due possibili modalità di interrogazione delle fonti: la raccolta di gruppi omogenei di dati – svolta attraverso un campionamento relativo all’anno 1902 – e la ricerca delle testimonianze relative al percorso di un singolo lettore, Carlo Michelstaedter. Con il quarto capitolo prende avvio l’analisi dell’uso pubblico delle biblioteche bolognesi dell’Archiginnasio e Popolare del Comune di Bologna, svolta secondo lo stesso procedimento adottato nei due capitoli precedenti, anche al fine di mettere in rilievo la diversa natura delle biblioteche esaminate. Il quinto capitolo si apre con l’introduzione ai registri di uso pubblico delle due biblioteche bolognesi prodotti fino al 1912. In questo caso, il campionamento è stato effettuato nei registri della Popolare e relativamente al luglio 1909, mentre la presentazione del percorso di un lettore riguarda il giovane studente Alessandro Asor-Rosa. Nelle conclusioni sono riassunte, attraverso esempi concreti emersi nel corso dell’indagine, le principali questioni metodologiche relative all’utilizzo dei registri bibliotecari come fonte storica. Le appendici includono una schedatura dettagliata dei pezzi esaminati. Seguno due bibliografie: una dedicata agli studi condotti su registri bibliotecari, suddivisi per paese ed epoca di produzione dei documenti, ed una delle pubblicazioni citate.File | Dimensione | Formato | |
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