Si prende in esame la lettera che Belli ha inviato, l'8 giugno 1830, all'amica marchigiana Vincenza Roberti. Nella missiva, che prende l’abbrivio da "Delphine" di Madame de Staël (1802), il poeta delinea un progetto di vita stoicheggiante, incentrato sul controllo delle passioni e sulla serena dedizione ai propri affetti familiari; è da questa presa di distanze dal "mondo" che nascerà di qui a poco, del resto, il grande progetto dei Sonetti romaneschi.
«Una felicità domestica, una felicità tutta indipendente dalle vicende del mondo». Su una lettera a Vincenza Roberti, l’amica e confidente / Pettinicchio, Davide. - In: IL 996. - ISSN 1826-8234. - 1/2018:(2018), pp. 27-40.
«Una felicità domestica, una felicità tutta indipendente dalle vicende del mondo». Su una lettera a Vincenza Roberti, l’amica e confidente
Davide Pettinicchio
2018
Abstract
Si prende in esame la lettera che Belli ha inviato, l'8 giugno 1830, all'amica marchigiana Vincenza Roberti. Nella missiva, che prende l’abbrivio da "Delphine" di Madame de Staël (1802), il poeta delinea un progetto di vita stoicheggiante, incentrato sul controllo delle passioni e sulla serena dedizione ai propri affetti familiari; è da questa presa di distanze dal "mondo" che nascerà di qui a poco, del resto, il grande progetto dei Sonetti romaneschi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pettinicchio_Una-felicità-domestica_2018.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
172.56 kB
Formato
Adobe PDF
|
172.56 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.