Secondo Cicerone la summa vis di ritmi e suoni, unita a poesia e canto, è capace di influenzare lo stato d’animo; tale forza intensissima non fu trascurata neanche dai Romani fin dall’età più arcaica, come provano i versi dei Salii, i sacerdoti che danzavano armati e intonavano inni in onore di Marte. Dionigi di Alircarnasso paragona i Salii ai Cureti: ma se questi ultimi durante le loro danze armate sperimentavano una sorta di trance, ciò accadeva anche ai primi? Sicuramente il rituale da loro eseguito doveva destare intense emozioni; d’altra parte era richiesta loro una grande concentrazione per la difficoltà delle coreografie e del Carmen Saliare. Al di là della loro opinione negativa sulla danza, sembrano comunque ravvisabili occasioni in cui era permesso ai Romani eseguire delle danze senza biasimo, sempre però con gravitas e senza furor o perdita di controllo: ciò sarebbe stato giudicato con la massima severità dalla cultura romana.
Neu morem in Salium sit requies pedum: danza estatica nella religione romana? / Ferri, Giorgio. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - 2:87(2021), pp. 468-479.
Neu morem in Salium sit requies pedum: danza estatica nella religione romana?
Giorgio Ferri
2021
Abstract
Secondo Cicerone la summa vis di ritmi e suoni, unita a poesia e canto, è capace di influenzare lo stato d’animo; tale forza intensissima non fu trascurata neanche dai Romani fin dall’età più arcaica, come provano i versi dei Salii, i sacerdoti che danzavano armati e intonavano inni in onore di Marte. Dionigi di Alircarnasso paragona i Salii ai Cureti: ma se questi ultimi durante le loro danze armate sperimentavano una sorta di trance, ciò accadeva anche ai primi? Sicuramente il rituale da loro eseguito doveva destare intense emozioni; d’altra parte era richiesta loro una grande concentrazione per la difficoltà delle coreografie e del Carmen Saliare. Al di là della loro opinione negativa sulla danza, sembrano comunque ravvisabili occasioni in cui era permesso ai Romani eseguire delle danze senza biasimo, sempre però con gravitas e senza furor o perdita di controllo: ciò sarebbe stato giudicato con la massima severità dalla cultura romana.File | Dimensione | Formato | |
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