Belli relegò immediatamente i sonetti romaneschi in uno stato di semi-clandestinità, condividendoli interamente solo con quanti godevano della sua fiducia incondizionata; per il resto, diffuse solo delle poesie occasionali che non rivelano la natura autentica del “Commedione”. Il sondaggio degli scambi con Missirini e Bettini sembrerebbe testimoniare una demarcazione tra la poesia italiana, le cui implicazioni militanti sono valorizzate, e la poesia romanesca, sempre confinata in una dimensione ludica. Belli voleva probabilmente proteggere l’ambiguità dei sonetti, ed evitare una troppo diretta sovrapposizione tra la propria carica protestataria e quella dei locutori romaneschi. Le prime interpretazioni non autorizzate dei sonetti, del resto, ne enfatizzano la valenza risorgimentale. Più capaci d’apprezzare la dimensione metastorica e il valore testimoniale dell’opera risultarono allora degli illuminati conservatori quali Tizzani e i membri della cerchia Gabrielli Bonaparte.
Intorno alla ricezione dei sonetti romaneschi nei carteggi di Giuseppe Gioachino Belli / Pettinicchio, Davide. - In: STUDI (E TESTI) ITALIANI. - ISSN 1724-3653. - 40:(2017), pp. 189-203.
Intorno alla ricezione dei sonetti romaneschi nei carteggi di Giuseppe Gioachino Belli
Davide Pettinicchio
2017
Abstract
Belli relegò immediatamente i sonetti romaneschi in uno stato di semi-clandestinità, condividendoli interamente solo con quanti godevano della sua fiducia incondizionata; per il resto, diffuse solo delle poesie occasionali che non rivelano la natura autentica del “Commedione”. Il sondaggio degli scambi con Missirini e Bettini sembrerebbe testimoniare una demarcazione tra la poesia italiana, le cui implicazioni militanti sono valorizzate, e la poesia romanesca, sempre confinata in una dimensione ludica. Belli voleva probabilmente proteggere l’ambiguità dei sonetti, ed evitare una troppo diretta sovrapposizione tra la propria carica protestataria e quella dei locutori romaneschi. Le prime interpretazioni non autorizzate dei sonetti, del resto, ne enfatizzano la valenza risorgimentale. Più capaci d’apprezzare la dimensione metastorica e il valore testimoniale dell’opera risultarono allora degli illuminati conservatori quali Tizzani e i membri della cerchia Gabrielli Bonaparte.File | Dimensione | Formato | |
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