Il paesaggio attiene alla sfera della percezione umana e la comunità locale è centrale nella sua definizione, vivendolo e trasformandolo quotidianamente. In riferimento ai contesti paesaggistici, sia di valore, che interessati dal deterioramento, decadimento e impoverimento, appare ancora più evidente il potenziale contributo del cittadino nella loro identificazione, non esistendo a priori una lista di situazioni qualificabili come degrado e come valore estetico e non solo. Lo scopo di questo lavoro è esaminare come il sentire di una pluralità di persone che hanno una conoscenza diretta dell’area di studio possono diventare base quantitativa per lo studio dei valori e della criticità del paesaggio. Tali riflessioni derivano dall’esperienza maturata nell’ambito della redazione del Piano Paesaggistico Regionale del Friuli Venezia Giulia e in specifico con il progetto di ricerca PARIDE dell’Università degli studi di Udine che ha indagato il rapporto tra popolazione locale e situazioni di valore e di degrado del paesaggio in Friuli Venezia Giulia, attraverso segnalazioni della popolazione sui luoghi di qualità e degrado in regione e di aggregare tali dati in un unico, originale database geografico. Il progetto ha raccolto oltre 5.000 segnalazioni che sono state direttamente o successivamente georiferite di cui circa un terzo riguardano i soli luoghi del degrado, consentono di creare nuova conoscenza sullo stato attuale del paesaggi regionali.

Dalle percezioni della popolazione al dato georiferito: studio quali-quantitativo del paesaggio del Friuli V. G / Bressan, Giorgia; Pascolini, Mauro. - (2019), pp. 115-122. (Intervento presentato al convegno Asita 2019 tenutosi a Trieste).

Dalle percezioni della popolazione al dato georiferito: studio quali-quantitativo del paesaggio del Friuli V. G

Giorgia Bressan
Primo
;
2019

Abstract

Il paesaggio attiene alla sfera della percezione umana e la comunità locale è centrale nella sua definizione, vivendolo e trasformandolo quotidianamente. In riferimento ai contesti paesaggistici, sia di valore, che interessati dal deterioramento, decadimento e impoverimento, appare ancora più evidente il potenziale contributo del cittadino nella loro identificazione, non esistendo a priori una lista di situazioni qualificabili come degrado e come valore estetico e non solo. Lo scopo di questo lavoro è esaminare come il sentire di una pluralità di persone che hanno una conoscenza diretta dell’area di studio possono diventare base quantitativa per lo studio dei valori e della criticità del paesaggio. Tali riflessioni derivano dall’esperienza maturata nell’ambito della redazione del Piano Paesaggistico Regionale del Friuli Venezia Giulia e in specifico con il progetto di ricerca PARIDE dell’Università degli studi di Udine che ha indagato il rapporto tra popolazione locale e situazioni di valore e di degrado del paesaggio in Friuli Venezia Giulia, attraverso segnalazioni della popolazione sui luoghi di qualità e degrado in regione e di aggregare tali dati in un unico, originale database geografico. Il progetto ha raccolto oltre 5.000 segnalazioni che sono state direttamente o successivamente georiferite di cui circa un terzo riguardano i soli luoghi del degrado, consentono di creare nuova conoscenza sullo stato attuale del paesaggi regionali.
2019
Asita 2019
Percezioni; paesaggio; georeferenziazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Dalle percezioni della popolazione al dato georiferito: studio quali-quantitativo del paesaggio del Friuli V. G / Bressan, Giorgia; Pascolini, Mauro. - (2019), pp. 115-122. (Intervento presentato al convegno Asita 2019 tenutosi a Trieste).
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