In the early sixteenth century in Rome the design of some remarkable bathrooms was documented by the restricted circle of architects working for Leo X and Clement VII. A drawing in the Library of Siena, already attributed for its graphic ductus and stylistic motifs to Giulio Romano, shows a “stufa” (stove) in the form of a cryptoporticus carved in the hollow of the excavation ground overlooking an external garden that may suggest a substructure of an upper terrace. Some elements such as the dating of the drawing to the Roman period of the architect, already proposed by Stefano Ray, its origin from a Tuscan archive, the typology of the stove, and the topographical congruence with steep sites, pushed me to formulate two hypotheses: the first recognizes (in it) a variant of the project for the nymphaeum of Genazzano conventionally attributed to Bramante; the second places the drawing in the design process of Villa Turini on the Janiculum.

Nei primi anni del Cinquecento a Roma è documentata la progettazione di alcuni pregevoli bagni signorili nel ristretto ambito degli architetti al servizio di Leone X e Clemente VII. La Biblioteca di Siena conserva un disegno già attribuito per ductus grafico e motivi stilistici a Giulio Romano che mostra l’impianto di una stufa ricavata in forma di criptoportico nella profondità dello scavo di un terreno. L’affaccio esterno su un giardino può far pensare alla struttura di sostruzione di un terrazzamento superiore. Alcuni elementi come la datazione del disegno al periodo romano dell’architetto già proposta da Stefano Ray, la sua provenienza da un archivio toscano, la tipologia progettuale della stufa, e la congruenza topografica con siti scoscesi, hanno suggerito lo sviluppo di due ipotesi. La prima propone di riconoscere nel disegno una variante del progetto del ninfeo di Genazzano attribuito convenzionalmente a Bramante; la seconda propone l’inserimento dell’elaborato nell’iter progettuale della villa Turini al Gianicolo.

Considerazioni su un progetto di stufa di Giulio Romano / Tabarrini, Marisa. - Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale, Atti del convegno internazionale, numero speciale 2019-2020:(2021), pp. 217-226. (Intervento presentato al convegno Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale tenutosi a Mantova, Palazzo Ducale 14-15 ottobre 2019; Roma, Palazzo Carpegna 16-18 ottobre 2019).

Considerazioni su un progetto di stufa di Giulio Romano

Tabarrini Marisa
2021

Abstract

In the early sixteenth century in Rome the design of some remarkable bathrooms was documented by the restricted circle of architects working for Leo X and Clement VII. A drawing in the Library of Siena, already attributed for its graphic ductus and stylistic motifs to Giulio Romano, shows a “stufa” (stove) in the form of a cryptoporticus carved in the hollow of the excavation ground overlooking an external garden that may suggest a substructure of an upper terrace. Some elements such as the dating of the drawing to the Roman period of the architect, already proposed by Stefano Ray, its origin from a Tuscan archive, the typology of the stove, and the topographical congruence with steep sites, pushed me to formulate two hypotheses: the first recognizes (in it) a variant of the project for the nymphaeum of Genazzano conventionally attributed to Bramante; the second places the drawing in the design process of Villa Turini on the Janiculum.
2021
Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale
Nei primi anni del Cinquecento a Roma è documentata la progettazione di alcuni pregevoli bagni signorili nel ristretto ambito degli architetti al servizio di Leone X e Clemente VII. La Biblioteca di Siena conserva un disegno già attribuito per ductus grafico e motivi stilistici a Giulio Romano che mostra l’impianto di una stufa ricavata in forma di criptoportico nella profondità dello scavo di un terreno. L’affaccio esterno su un giardino può far pensare alla struttura di sostruzione di un terrazzamento superiore. Alcuni elementi come la datazione del disegno al periodo romano dell’architetto già proposta da Stefano Ray, la sua provenienza da un archivio toscano, la tipologia progettuale della stufa, e la congruenza topografica con siti scoscesi, hanno suggerito lo sviluppo di due ipotesi. La prima propone di riconoscere nel disegno una variante del progetto del ninfeo di Genazzano attribuito convenzionalmente a Bramante; la seconda propone l’inserimento dell’elaborato nell’iter progettuale della villa Turini al Gianicolo.
Giulio Romano; progetto; disegno; stufa; bagni signorili; Roma; colle Gianicolo
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
Considerazioni su un progetto di stufa di Giulio Romano / Tabarrini, Marisa. - Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale, Atti del convegno internazionale, numero speciale 2019-2020:(2021), pp. 217-226. (Intervento presentato al convegno Giulio Romano. Pittore, architetto, artista universale tenutosi a Mantova, Palazzo Ducale 14-15 ottobre 2019; Roma, Palazzo Carpegna 16-18 ottobre 2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1556118
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