Scopo dello studio: La morfologia del tratto vocale e della laringe è importante per definire la classificazione vocale del cantante lirico, particolarmente all’inizio del percorso di studi per prevenire le disodie. Ad oggi in letteratura non vi sono modalità di misurazione condivise. Scopo di questo studio è valutare la correlazione tra range vocale di cantanti lirici professionisti e misurazioni anatomiche delle corde vocali (CV) e del tratto di risonanza (TDR) mediante Risonanza Magnetica (RM), con l'obiettivo di individuare misure standard di classificazione vocale. Metodi: Studio prospettico su 39 cantanti lirici professionisti (20 M 19 F; età media 36,5 ± 8,42) con attività professionale da almeno 10 anni e allenamento di oltre 8 ore settimanali. Tutti i cantanti sono stati sottoposti a valutazione laringostroboscopica, misurazione del range vocale mediante fonetogramma e RM testa - collo. Le sequenze assiali sono state utilizzate per la misurazione delle CV, invece la misurazione della lunghezza del TDR è stata eseguita utilizzando sequenze sagittali dividendolo in tre sezioni: orale, velare e faringea. Risultati: All’interno del gruppo abbiamo classificato 8 soprani, 5 mezzosoprani, 6 contralti, 7 tenori, 7 baritoni e 6 bassi. La media degli anni di attività di canto professionale è stata di 16,2 ± 5,7 l'orario medio di allenamento settimanale è stato di 8,6 ± 4,2 ore. La proporzione tra la lunghezza totale del TDR fra uomini e donne era 0,81. Differenze significative di lunghezza del TDR sono state riscontrate fra contralti e bassi rispetto alle altre categorie vocali (p= 0,001), non sono state riscontrate differenze significative fra mezzosoprani e soprani e fra baritoni e tenori (rispettivamente p= 0,20 e p= 0,11). Differenze significative nella lunghezza e larghezza delle CV sono state riscontate fra tutte le categorie vocali maschili e anche per quelle femminili ad eccezione delle categorie dei mezzosoprani e soprani. Discussione: La misurazione delle CV ha dimostrato differenze significative fra tessiture scure e chiare, confermando la necessità di individuare correttamente la tessitura da parte sia del maestro di canto che del foniatra, al fine di evitare patologie funzionali. La classificazione vocale deve comprendere l’utilizzo di mezzi di valutazione del range vocale accurati come la fonetografia. La lunghezza del tratto vocale influenza la risonanza incidendo in maniera significativa sull’emissione vocale generata, ma non sembrerebbe essere un dato oggettivo per la classificazione vocale poiché cantanti con medesime frequenze fondamentali possono dare un’impressione vocale diversa fra loro. Conclusioni: I dati ottenuti mediante studio RM dimostrano che la lunghezza delle CV è significativamente maggiore per le tessiture più scure sia in ambito maschile (basso) che femminile (contralto). Tale dato può essere tenuto in considerazione anche durante la semplice osservazione laringoscopica. Più sfumata è invece la differenza tra le dimensioni cordali di tenore vs baritono e soprano vs mezzo. Lo spessore delle corde vocale verosimilmente può fornire indicazioni, anche se nel nostro studio i dati a riguardo non hanno raggiunto la significatività per il genere femminile.
Morfologia della laringe e tessitura: il contributo della Risonanza Magnetica / Longo, Lucia; Bianco, Gianluca; Cilfone, Armando; Federico, Federica; Mariani, Laura; Ruoppolo, Giovanni. - (2019). (Intervento presentato al convegno SIAF 2019 tenutosi a Modena).
Morfologia della laringe e tessitura: il contributo della Risonanza Magnetica
Longo Lucia;Bianco Gianluca;Cilfone Armando;Federico Federica;Mariani Laura;Ruoppolo Giovanni
2019
Abstract
Scopo dello studio: La morfologia del tratto vocale e della laringe è importante per definire la classificazione vocale del cantante lirico, particolarmente all’inizio del percorso di studi per prevenire le disodie. Ad oggi in letteratura non vi sono modalità di misurazione condivise. Scopo di questo studio è valutare la correlazione tra range vocale di cantanti lirici professionisti e misurazioni anatomiche delle corde vocali (CV) e del tratto di risonanza (TDR) mediante Risonanza Magnetica (RM), con l'obiettivo di individuare misure standard di classificazione vocale. Metodi: Studio prospettico su 39 cantanti lirici professionisti (20 M 19 F; età media 36,5 ± 8,42) con attività professionale da almeno 10 anni e allenamento di oltre 8 ore settimanali. Tutti i cantanti sono stati sottoposti a valutazione laringostroboscopica, misurazione del range vocale mediante fonetogramma e RM testa - collo. Le sequenze assiali sono state utilizzate per la misurazione delle CV, invece la misurazione della lunghezza del TDR è stata eseguita utilizzando sequenze sagittali dividendolo in tre sezioni: orale, velare e faringea. Risultati: All’interno del gruppo abbiamo classificato 8 soprani, 5 mezzosoprani, 6 contralti, 7 tenori, 7 baritoni e 6 bassi. La media degli anni di attività di canto professionale è stata di 16,2 ± 5,7 l'orario medio di allenamento settimanale è stato di 8,6 ± 4,2 ore. La proporzione tra la lunghezza totale del TDR fra uomini e donne era 0,81. Differenze significative di lunghezza del TDR sono state riscontrate fra contralti e bassi rispetto alle altre categorie vocali (p= 0,001), non sono state riscontrate differenze significative fra mezzosoprani e soprani e fra baritoni e tenori (rispettivamente p= 0,20 e p= 0,11). Differenze significative nella lunghezza e larghezza delle CV sono state riscontate fra tutte le categorie vocali maschili e anche per quelle femminili ad eccezione delle categorie dei mezzosoprani e soprani. Discussione: La misurazione delle CV ha dimostrato differenze significative fra tessiture scure e chiare, confermando la necessità di individuare correttamente la tessitura da parte sia del maestro di canto che del foniatra, al fine di evitare patologie funzionali. La classificazione vocale deve comprendere l’utilizzo di mezzi di valutazione del range vocale accurati come la fonetografia. La lunghezza del tratto vocale influenza la risonanza incidendo in maniera significativa sull’emissione vocale generata, ma non sembrerebbe essere un dato oggettivo per la classificazione vocale poiché cantanti con medesime frequenze fondamentali possono dare un’impressione vocale diversa fra loro. Conclusioni: I dati ottenuti mediante studio RM dimostrano che la lunghezza delle CV è significativamente maggiore per le tessiture più scure sia in ambito maschile (basso) che femminile (contralto). Tale dato può essere tenuto in considerazione anche durante la semplice osservazione laringoscopica. Più sfumata è invece la differenza tra le dimensioni cordali di tenore vs baritono e soprano vs mezzo. Lo spessore delle corde vocale verosimilmente può fornire indicazioni, anche se nel nostro studio i dati a riguardo non hanno raggiunto la significatività per il genere femminile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.