Despite the great attention and the numerous studies, even recent ones, dedicated to the New Sacristy and to the Laurentian Library, for these important Michelangelo’s Florentine works there was a lack of surveys able - beyond the general representation and the examination of details - to provide an adequate reading of the complex system of the architectural order and above all to highlight, through the wall thicknesses, the correspondences between internal and external spaces. The re-examination of the main ‘historical’ surveys and the reconstruction of the peculiar conditions in which they were carried out has indicated several limits in the restitution of the two architectures and, consequently, in some historiographic orientations based on such readings. The present paper illustrates the main objectives of the research in progress, also with reference to the vast field of the history of the representation of architecture that sees, in the first decades of the Sixteenth century, the definition of the architectural drawing, medium between the three-dimensional reality and the two-dimensional graphic abstraction, in the different declinations and uses still current today.

Nonostante la grande attenzione e i numerosi studi, anche recenti, dedicati alla Sagrestia Nuova e alla Biblioteca Laurenziana, per queste importanti opere fiorentine di Michelangelo mancavano rilievi scientifici capaci, al di là della rappresentazione generale e dell’esame di dettaglio, di fornire una lettura adeguata del complesso sistema dell’ordine architettonico e soprattutto di evidenziare, attraversando gli spessori murari, le corrispondenze tra spazi interni ed esterni. Il riesame dei principali rilievi ‘storici’ e la ricostruzione delle condizioni peculiari in cui sono stati realizzati ha indicato diversi limiti nella restituzione delle due architetture e, di conseguenza, in alcuni orientamenti storiografici basati su tali letture. Il contributo illustra i principali obiettivi della ricerca in corso anche con riferimento al vasto ambito della storia della rappresentazione dell’architettura che vede, nei primi decenni del XVI secolo, la definizione del disegno architettonico, medium tra la realtà tridimensionale e l’astrazione grafica bidimensionale, nelle diverse declinazioni e utilizzazioni ancora oggi correnti.

Michelangelo tra singolarità e norma. Le ragioni di nuovi rilievi architettonici della Sagrestia Nuova e della Biblioteca Laurenziana / Cantatore, Flavia. - (2021), pp. 188-201. (Intervento presentato al convegno Cosimo I de’ Medici. Programma politico dinastico nel complesso di S. Lorenzo a Firenze tenutosi a Museo di Casa Martelli e presso la Basilica di San Lorenzo).

Michelangelo tra singolarità e norma. Le ragioni di nuovi rilievi architettonici della Sagrestia Nuova e della Biblioteca Laurenziana

Cantatore, Flavia
2021

Abstract

Despite the great attention and the numerous studies, even recent ones, dedicated to the New Sacristy and to the Laurentian Library, for these important Michelangelo’s Florentine works there was a lack of surveys able - beyond the general representation and the examination of details - to provide an adequate reading of the complex system of the architectural order and above all to highlight, through the wall thicknesses, the correspondences between internal and external spaces. The re-examination of the main ‘historical’ surveys and the reconstruction of the peculiar conditions in which they were carried out has indicated several limits in the restitution of the two architectures and, consequently, in some historiographic orientations based on such readings. The present paper illustrates the main objectives of the research in progress, also with reference to the vast field of the history of the representation of architecture that sees, in the first decades of the Sixteenth century, the definition of the architectural drawing, medium between the three-dimensional reality and the two-dimensional graphic abstraction, in the different declinations and uses still current today.
2021
Cosimo I de’ Medici. Programma politico dinastico nel complesso di S. Lorenzo a Firenze
Nonostante la grande attenzione e i numerosi studi, anche recenti, dedicati alla Sagrestia Nuova e alla Biblioteca Laurenziana, per queste importanti opere fiorentine di Michelangelo mancavano rilievi scientifici capaci, al di là della rappresentazione generale e dell’esame di dettaglio, di fornire una lettura adeguata del complesso sistema dell’ordine architettonico e soprattutto di evidenziare, attraversando gli spessori murari, le corrispondenze tra spazi interni ed esterni. Il riesame dei principali rilievi ‘storici’ e la ricostruzione delle condizioni peculiari in cui sono stati realizzati ha indicato diversi limiti nella restituzione delle due architetture e, di conseguenza, in alcuni orientamenti storiografici basati su tali letture. Il contributo illustra i principali obiettivi della ricerca in corso anche con riferimento al vasto ambito della storia della rappresentazione dell’architettura che vede, nei primi decenni del XVI secolo, la definizione del disegno architettonico, medium tra la realtà tridimensionale e l’astrazione grafica bidimensionale, nelle diverse declinazioni e utilizzazioni ancora oggi correnti.
Michelangelo; Rinascimento; Firenze
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Michelangelo tra singolarità e norma. Le ragioni di nuovi rilievi architettonici della Sagrestia Nuova e della Biblioteca Laurenziana / Cantatore, Flavia. - (2021), pp. 188-201. (Intervento presentato al convegno Cosimo I de’ Medici. Programma politico dinastico nel complesso di S. Lorenzo a Firenze tenutosi a Museo di Casa Martelli e presso la Basilica di San Lorenzo).
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