Il profilo “mediceo” di Bronzino nelle Vite di Giorgio Vasari. Tra sviste e adattamenti

Giorgio Vasari in his Vite (published in 1568) described Agnolo Bronzino as the perfect courtier of duke Cosimo I de’ Medici. The article analyses how Vasari selected information about Bronzino, avoiding all aspects would be politically controversial. Firstly, Vasari downsized the tuition of Pontormo and the artistic period lived by Bronzino to the Court of Della Rovere. Furthermore, Vasari forgot the friendship and artistic liason of Bronzino with Benedetto Varchi, who had been exiled from 1537 and 1543. Then, Vasari ignored the portrayal done by Bronzino to his friend Lodovico Capponi, devoted to the domenican terziary sister Caterina de’ Ricci and to the legacy of Savonarola. Therefore, Vasari proposed a profile of Bronzino, shaped on political and religious orthodoxy of the Medicean power.

Giorgio Vasari nelle sue Vite, pubblicate nel 1568, descrisse Agnolo Bronzino come il perfetto Cortigiano del duca Cosimo I de’ Medici. L’articolo analizza come Vasari selezionò le informazioni su Bronzino, evitando tutti gli aspetti che sarebbero potuti essere politicamente controversi. Prima di tutto, Vasari ridimensionò l’importanza dell’apprendistato ricevuto da Pontormo e del periodo trascorso da Bronzino alla corte dei Della Rovere. Poi Vasari non menzionò l’amicizia e il legame artistico di Bronzino con Benedetto Varchi, che era stato in esilio dal 1537 al 1543. Inoltre, Vasari ignorò il ritratto fatto da Bronzino per l’amico Lodovico Capprni, devoto alla domenica Caterina de’ Ricci e all’eredità ideale di Savonarola. Perciò, Vasari propose un profilo di Bronzino, modellato sull’ortodossia politica e religiosa del potere mediceo.