Buberano, la Rocca Iubenzana (Sambuci, Roma): individuare e confinare un castrum

La Rocca Iubenzana, si trova sul ‘Colle Cimino’ (752 m slm)1 (Figg. 1-2). I resti archeologici si trovano negli odierni confini del Comune di Sambuci a ovest dell’attuale borgo abitato; il paese di Sambuci è collocato nella valle solcata dal ‘Torrente Fiumicino’, affluente meridionale della Valle dell’Aniene, il quale scorre nella valle del Giovenzano. La menzione della Rocca Iubenzana ricorre nelle principali fonti medievali riguardanti il territorio e i suoi resti archeologici non erano ancora stati mai individuati. Il ritrovamento del sito della Rocca è strettamente legato al ricorso in Gis del metodo regressivo di Jean Coste.Tale metodo è impiegato in archeologia per uno studio complessivo del territorio medievale laziale; riassegnare le nomenclature ormai perdute dei luoghi citati nelle fonti; pianificare successivamente ricognizioni mirate e in virtù di ciò rintracciare resti strutturali giunti fino ai nostri giorni; procedere all’indietro nella documentazione, non necessariamente a ritroso, ma analizzare il territorio usando ogni tipo di documentazione disponibile (fonti cartografiche, documentarie, epigrafiche), consultandole e traendo informazioni incrociate. Il metodo così come lo conosciamo è analogico, tutte le operazioni sono su IGM o CTR cartacee. In questi ultimi anni si è ritornati sul tema studiandone le capacità, fino a spingersi avanti nell’utilizzo tecnologico, sostituendo la carta con l’ambiente di lavoro di QGIS3; un ottimo metodo è stato quindi ulteriormente rafforzato dalle nuove possibilità tecnologiche. Con questi strumenti la ricerca topografica medievale come la intendeva Coste è oggi dotata di specilli decisamente precisi e potenti in grado di restituirci paesaggi umani complessi.