Il lavoro propone l’ordine non programmato come un concetto adatto per una teoria sociale non egemonica, ovvero per un attuale e costruttivo confronto interdisciplinare tra scienze umane e sociali a livello teorico, pratico e critico. La definizione operata da Luciano Dondoli viene messa a confronto con alcune argomentazioni di Louis Dumont e di Georges Balandier rispetto all’ordine e al disordine globale, allo stato di coercizione e alla trasformabilità culturale in ogni dimensione di società, alla storicità di ogni fenomeno sociale.
L’ordine non programmato. Riflessioni per un uso non egemonico della ricerca / Ferreri, E. - In: STORIA, ANTROPOLOGIA E SCIENZE DEL LINGUAGGIO. - ISSN 0394-7963. - XXXII:1-2-3(2017), pp. 247-274.
L’ordine non programmato. Riflessioni per un uso non egemonico della ricerca
FERRERI E
2017
Abstract
Il lavoro propone l’ordine non programmato come un concetto adatto per una teoria sociale non egemonica, ovvero per un attuale e costruttivo confronto interdisciplinare tra scienze umane e sociali a livello teorico, pratico e critico. La definizione operata da Luciano Dondoli viene messa a confronto con alcune argomentazioni di Louis Dumont e di Georges Balandier rispetto all’ordine e al disordine globale, allo stato di coercizione e alla trasformabilità culturale in ogni dimensione di società, alla storicità di ogni fenomeno sociale.File | Dimensione | Formato | |
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