Il tema dell’innovazione dei modelli didattici ha accompagnato in maniera pressoché costante un lungo dibattito, tutt’ora in corso all’interno del Politecnico di Torino, sulla riorganizzazione del sistema formativo, che ha attraversato la scuola di Architettura dell’Ateneo – con fasi di intensità differente – negli ultimi due decenni e che ha avuto, come esito più recente, la completa ridefinizione deI ciclo triennale. Il saggio presenta due esperienze didattiche svoltesi in Cina; seppur molto distanti sul piano tecnico (l’una fortemente legata all’innovazione tecnologica e l’altra molto più orientata al controllo artigianale della materia) hanno consentito creare un dialogo tra pedagogia e pratica attraverso l’esperienza costruttiva del cantiere, visto non solo come fase finale di verifica dimostrativa del progetto, ma anche e soprattutto – in particolare nelle sue fasi intermedie di officina – come una sorta di koinè, un linguaggio condiviso in grado di ricondurre ad un comune denominatore culture, competenze e pratiche che difficilmente trovano una ricomposizione all’interno dei percorsi didattici tradizionali. La costruzione, e l’autocostruzione, rappresentano da questo punto di vista non soltanto il risultato del lavoro progettuale, ma piuttosto un suo necessario complemento.
Imparare dal cantiere: Due esperienze di didattica hands-on in Cina / Berta, Mauro; Bologna, Alberto. - (2019), pp. 248-251. (Intervento presentato al convegno Imparare Architettura. I laboratori di progettazione e le pratiche di insegnamento. VII Forum ProArch. Politecnico di Milano, 16-17 novembre 2018 tenutosi a Politecnico di Milano, Milano; Italia).
Imparare dal cantiere: Due esperienze di didattica hands-on in Cina
Mauro Berta;Alberto Bologna
2019
Abstract
Il tema dell’innovazione dei modelli didattici ha accompagnato in maniera pressoché costante un lungo dibattito, tutt’ora in corso all’interno del Politecnico di Torino, sulla riorganizzazione del sistema formativo, che ha attraversato la scuola di Architettura dell’Ateneo – con fasi di intensità differente – negli ultimi due decenni e che ha avuto, come esito più recente, la completa ridefinizione deI ciclo triennale. Il saggio presenta due esperienze didattiche svoltesi in Cina; seppur molto distanti sul piano tecnico (l’una fortemente legata all’innovazione tecnologica e l’altra molto più orientata al controllo artigianale della materia) hanno consentito creare un dialogo tra pedagogia e pratica attraverso l’esperienza costruttiva del cantiere, visto non solo come fase finale di verifica dimostrativa del progetto, ma anche e soprattutto – in particolare nelle sue fasi intermedie di officina – come una sorta di koinè, un linguaggio condiviso in grado di ricondurre ad un comune denominatore culture, competenze e pratiche che difficilmente trovano una ricomposizione all’interno dei percorsi didattici tradizionali. La costruzione, e l’autocostruzione, rappresentano da questo punto di vista non soltanto il risultato del lavoro progettuale, ma piuttosto un suo necessario complemento.File | Dimensione | Formato | |
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