L’argomento del presente contributo riguarda l’impatto della riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari sui regolamenti di Camera e Senato e sull’intero assetto organizzativo dei lavori. È opportuno, se non indispensabile, ragionare in primis sull’importanza degli stessi nella nostra forma di governo e su quali potrebbero essere gli scenari ipotizzabili nell’ipotesi di vittoria del “si” al referendum che, al momento, è stato prorogato a causa delle misure di contenimento Covid-19. Ai nostri fini il termine Regolamento è da circoscrivere a quell’insieme di atti normativi che il Parlamento (Camera dei deputati e Senato) adotta con piena indipendenza da ogni altro organo dello Stato, per disciplinare l’organizzazione interna, la procedura circa lo svolgimento dei lavori ed i rapporti con il Governo e con i terzi che, in diversa misura, vengono ammessi per l’esercizio di alcune funzioni parlamentari (per esempio le audizioni di soggetti esterni sono ammesse per svolgere l’attività conoscitiva o di inchiesta del Parlamento). I Regolamenti parlamentari, essendo la fonte primaria – dopo la Costituzione – dell’esercizio delle prerogative del Parlamento, riconoscono in capo ad esso piena autonomia. Viepiù, si tratta di un complesso di norme che incidono fortemente sulla nostra forma di governo, insieme al sistema elettorale e, più in generale, al sistema politico. L’importanza dei regolamenti parlamentari non può, dunque, essere sottovaluta nella valutazione complessiva della riforma sulla riduzione dei parlamentari, poiché ≪immaginare che si possa procedere ad una riduzione del numero dei parlamentari senza tenere in conto gli effetti che ciò determina sull’organizzazione delle Camere rischia di non cogliere fino in fondo la logica di movimento e le conseguenze che le scelte del legislatore costituzionale determinano nella struttura del Parlamento. E con esso sull’intera dinamica della forma di governo≫.

Quali effetti avrebbe la riduzione del numero dei parlamentari sul funzionamento interno delle Camere e come i Regolamenti parlamentari dovrebbero essere "riadattati" al nuovo Testo costituzionale / Strabone, Rosario. - In: OSSERVATORIO SULLE FONTI. - ISSN 2038-5633. - Speciale - Tosi Ricerca 2020(2020), pp. 58-68.

Quali effetti avrebbe la riduzione del numero dei parlamentari sul funzionamento interno delle Camere e come i Regolamenti parlamentari dovrebbero essere "riadattati" al nuovo Testo costituzionale

rosario strabone
2020

Abstract

L’argomento del presente contributo riguarda l’impatto della riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari sui regolamenti di Camera e Senato e sull’intero assetto organizzativo dei lavori. È opportuno, se non indispensabile, ragionare in primis sull’importanza degli stessi nella nostra forma di governo e su quali potrebbero essere gli scenari ipotizzabili nell’ipotesi di vittoria del “si” al referendum che, al momento, è stato prorogato a causa delle misure di contenimento Covid-19. Ai nostri fini il termine Regolamento è da circoscrivere a quell’insieme di atti normativi che il Parlamento (Camera dei deputati e Senato) adotta con piena indipendenza da ogni altro organo dello Stato, per disciplinare l’organizzazione interna, la procedura circa lo svolgimento dei lavori ed i rapporti con il Governo e con i terzi che, in diversa misura, vengono ammessi per l’esercizio di alcune funzioni parlamentari (per esempio le audizioni di soggetti esterni sono ammesse per svolgere l’attività conoscitiva o di inchiesta del Parlamento). I Regolamenti parlamentari, essendo la fonte primaria – dopo la Costituzione – dell’esercizio delle prerogative del Parlamento, riconoscono in capo ad esso piena autonomia. Viepiù, si tratta di un complesso di norme che incidono fortemente sulla nostra forma di governo, insieme al sistema elettorale e, più in generale, al sistema politico. L’importanza dei regolamenti parlamentari non può, dunque, essere sottovaluta nella valutazione complessiva della riforma sulla riduzione dei parlamentari, poiché ≪immaginare che si possa procedere ad una riduzione del numero dei parlamentari senza tenere in conto gli effetti che ciò determina sull’organizzazione delle Camere rischia di non cogliere fino in fondo la logica di movimento e le conseguenze che le scelte del legislatore costituzionale determinano nella struttura del Parlamento. E con esso sull’intera dinamica della forma di governo≫.
2020
parlamento; costituzione; numero parlamentari; riforma costituzionale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Quali effetti avrebbe la riduzione del numero dei parlamentari sul funzionamento interno delle Camere e come i Regolamenti parlamentari dovrebbero essere "riadattati" al nuovo Testo costituzionale / Strabone, Rosario. - In: OSSERVATORIO SULLE FONTI. - ISSN 2038-5633. - Speciale - Tosi Ricerca 2020(2020), pp. 58-68.
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