“Scuola romana” e influenze scandinave. L’istituto di farmacologia di Claudio Dall’Olio e Alfredo Lambertucci nella città universitaria di Roma (1955-63)

The Institute of Pharmacology is the result of a joint work carried out by Claudio Dall’Olio and Alfredo Lambertucci since 1955 up to 1959. The building’s quality seems to lie in the balance between the experience and maturity of the ‘older’ and the desire to look beyond the Italian tradition of the ‘younger’. The essay proposes a critical analysis of both the architectural concept and the designing process, comparing the original drawings with the final project built in 1963. It focuses on the building significance in the personal research of the authors and, more generally, within the architectural debate, particularly in Rome, in the second half of the fifties. Not much studied as architects, Dall’Olio and Lambertucci had an important role as teachers within the Faculty of Architecture, but were also notable exponents of the ‘Roman School’ in the second half of the last century. Since 1954, their paths developed together for a while and then split, just when the Institute was completed.

L’Istituto di Farmacologia è il risultato del lavoro congiunto di Dall’Olio e Lambertucci. Il presente contributo propone la lettura critica dell'edificio, sulla base di un'analisi dei disegni di progetto conservati negli archivi privati dei due architetti e di un confronto diretto con l’opera costruita; ripercorrendo l’iter progettuale – attraverso il ridisegno delle diverse varianti – dalla soluzione presentata al concorso (1955) a quella effettivamente realizzata (1963). Lo studio può essere indirizzato ad individuare gli apporti specifici dei due architetti, focalizzando lo sguardo al ruolo che tale progetto ha avuto sia nell’ambito dei rispettivi percorsi di ricerca progettuale, sia più in generale nel dibattito architettonico a Roma nella seconda metà degli anni '50. Dall'Olio allora ha 35 anni ed ha ormai raggiunto la piena maturità espressiva; Lambertucci ha appena 27 anni, ma ha già al suo attivo opere notevoli. Entrambi ancora non molto studiati (proprio i proponenti del paper si stanno dedicando a studi monografici su di loro) sono architetti rilevanti del secondo dopoguerra romano: entrambi docenti alla Facoltà di Architettura di Roma ed entrambi ottimi architetti e professionisti. A partire dal 1955 le loro strade per un po' di tempo si svilupparono parallelamente (concorsi per il Velodromo olimpico e per Farmacologia) per poi dividersi, qualche anno dopo il completamento dell'Istituto. La peculiarità e la qualità dell'edificio sembrano stare tutte nell'equilibrio tra ricerca architettonica e capacità professionale dei due autori, nella esperienza e nella maturità del più “anziano” e nella voglia di sperimentare e guardare oltre la tradizione italiana a loro contemporanea del più giovane.